Tutti quelli che hanno frequentato un po’ di volte il mio blog ben sanno quanto mi piacciano le triglie, anzi diciamolo chiaramente sono i miei pesci preferiti.
In un paio di post ho anche raccontato storie e leggende legate a questi pesci, storie dei giorni nostri e anche storie del passato ambientate nei mercati dell’antica Roma.
Proprio oggi mentre passeggiavo per le bancarelle del mercato, stavo facendo la spesa per il corso che ogni martedì tengo, ho pensato quanto questo tipo di commercio sia antico. Se togliessimo la bilancia elettronica e la cassa che emette scontrini, una bancarella del 2011 in cosa differenzia rispetto a quella a cui poteva fare acquisti uno uomo del ‘800 o del ‘400 per non parlare di uno dell’epoca dell’Impero romano?
Sapete cosa penso? In nulla!
I cartelli sono rimasti dei semplici pezzi di legno, talvolta di carta, in cui viene scritto il prezzo. Il modo di comunicare penso sia rimasto invariato, un urlatore declama le qualità dei prodotti in vendita attirando massaie e curiosi. Poi i trucchi del mestiere, esporre la merce migliore e magari tenere nelle seconde file quella più scadente, prezzi bassissimi su alcuni prodotti che fungono da rete per accalappiare i clienti e poi altri prodotti più cari, oppure invitare all’assaggio dei propri prodotti offrendo ai clienti poi la situazione per acquistare in quella bancarella.
Pensare a tutto ciò mi ha profondamente colpito, non perché pensassi ad che il mercato fosse qualcosa di evoluto o in continua evoluzione, ma per il fatto che l’uomo di oggi, super stimolato, sempre alla ricerca di novità e di nuove esperienze , rimane legato a ritualità primitive, ritualità che lo caratterizzano e dentro cui la civiltà e la democrazia hanno radici ben radicate!
3 commenti
Tu riesci a spinarle completamente le triglie? Io impazzisco ogni volta e mi restano sempre piene di spine.
Completamente! Le spine sono disposte nello stesso modo di tutti gl’altri pesci, tolte quelle di pancia col coltello scorri il dito tra i due filetti e le estrai una ad una! Da non dimenticare quella vicina alla testa!
Giusto! Basta sapere dove cercare!