Quella mattina, come ogni mercoledì, prima di andare al lavoro Giulia passò per il mercato a fare la spesa. Era fine luglio, il caldo sole ancora basso, riscaldava la città già dalle prime ore del mattino. Lei con passo deciso e sicuro si diresse verso l’ortolano senza nemmeno buttar l’occhio a scarpe e vestiti. Non aveva fretta ma avendo un’importante riunione attorno alle undici doveva rimanere concentrata sulle priorità.
Mentre aspettava il suo turno in fila, esaminò con cura la bancarella guardando prezzi e qualità della merce cercando così di assecondare le proprie voglie senza spendere un capitale.
Ad un certo punto realizzò che mancavano pochi giorni alla sua partenza, quindi probabilmente era meglio evitare di comprare un’anguria intera come al solito.
Quando fu il suo turno Carlo, il verduraio, la salutò e le chiese cosa gradisse acquistare e lei incominciò:
due peperoni, uno giallo e uno rosso, poi due melanzane di quelle lunghe, le albicocche………..
Carlo le chiese: ” Ma quand’è che vai in vacanza, sembra che ormai sian già partiti tutti qui. Quando fan la spesa da me mi rompono le balle perché la frutta è troppo cara ma poi a Giugno sparisco e si rivedono a Settembre…poi dicono la crisi, bah! ”
“Parto mercoledì ma sto via poco, in studio abbiamo una consegna importante per inizio settembre quindi ci danno solo quindici giorni. Vado a Formentera.”
Giulia amava far due chiacchiere con tutti i suoi fornitori del mercato, li conosceva fin da quando era piccola, loro la trattavano con i guanti sapendo bene chi fosse il padre.
Anche dal pescivendolo la stessa storia, quando parti, quando torni, ma vai con quello che abbiam visto sabato, mi raccomando… divertiti.
Si rese conto che il tempo era passato e doveva darsi una mossa, quindi col pane sotto braccio e le buste nelle mani tornò verso casa per mettere via le cose e correre in ufficio.
Lì si accorse di un tipo, mai visto prima, che come lei aveva fatto compere nelle sue stesse bancarelle e che ora camminava qualche passo dietro di lei con fare indifferente ma presente.
Se ne accorse ma dopo poco non ci fece più caso, infilò le chiavi nella toppa corse in casa e sistemata la spesa volò verso il lavoro.
Tornata dalle vacanze, la terribile sorpresa, la casa era stata violata e svaligiata, non che ci fosse qualcosa di valore ma l’idea di quell’intrusione la destabilizzò non poco.
Dopo il viaggio travagliato a causa della levataccia e della coincidenza persa, avrebbe voluto svaccarsi sul divano e rilassarsi per un paio d’ore. Invece entrando trovò il delirio più totale, la casa era stata completamente messa sottosopra, i ladri avevano scaravoltato ogni cosa sperando di trovare chissà cosa.
Giorni dopo sul giornale vide la foto del ladro seriale che aveva svaligiato le case di tutto il quartiere, le sembrò una faccia già vista, poi leggendo l’articolo scoprì che sceglieva le sue vittime seguendole al mercato fino a casa dopo aver carpito il giorno di partenza e la durata della permanenza, tutto le fu più chiaro.
5 commenti
Vero che non è una pioggia di formaggio quella alla fine…?
Si è mantecata con Parmigiano, perchè?
Mi sembrava a posto senza 🙂
Poi grattato così a fili mi fa un po’ Svizzera; trovo migliori al palato quelle grattugie che fanno il parmigiano reggiano a granuli con poca pressione, più a pioggia (non trovo una foto).
Però è la prima volta che dissento in mesi eh.
Peace!
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