Le ricette sono importanti.
Ingredienti combinati nel giusto modo seguendo determinate regole danno vita a piatti goduriosi.
Per poter replicare in eterno una sensazione si scrivono le dosi, si raccontano i passaggi auspicando che la magia possa riuscire ancora, sperando che anche altri possano provare ciò che abbiamo creato.
Fino a qui tutto chiaro: la cucina si basa su le ricette, senza di queste si perderebbe una memoria storica importantissima.
Qualcuno a questo punto, si chiederà quale sia il punto di questa dissertazione e non volendo perdere tempo vado dritto verso ciò che voglio dire.
La ricetta la conosciamo, la leggiamo e quando la sappiamo possiamo anche insegnarla e tramandarla ad altri, quello che manca però è la conoscenza dell’ingrediente.
Tutti dicono la loro, consigliano l’alloro al posto del rosmarino, dicono a quanti gradi infornare e per quanti minuti lessare ma nessuno parla degli ingredienti.
Saper scegliere è fondamentale.
Il riso non è tutto uguale, un pomodoro non vale l’altro, un pezzo di parmigiano non è sostituibile con quello grattugiato in busta.
È inutile scopiazzare ricette di altri quando si utilizzano ingredienti diversi, si rischia di scimmiottare un impasto come quello del panettone con farine da grande distribuzione raggiungendo risultati pessimi.
L’ingrediente è fondamentale, occorrerebbe imparare a riconoscere, a ricordare per esser liberi di creare con cognizione o per replicare fedelmente.
Le mie ricette sono fatte da ingredienti dietro ai quali ci sono persone che ho ascoltato, ho conosciuto e che ho scelto per le loro caratteristiche; sarà per questo motivo che fin dall’inizio ho deciso di non scrivere le dosi ed i passaggi delle mie ricette?
Prima di poterle scrivere dovrei prima raccontare i miei ingredienti.
1 commento
Thoughtful article.