Risotto alla milanese versione light, dico così un po’ per metter le mani avanti dato che ci sono alcune differenze, tra la ricetta che vi propongo oggi e la ricetta classica “depositata” del risotto per eccellenza. La prima differenza è che io ho usato un brodo vegetale mentre in teoria è previsto un brodo di carne più ricco, più sostanzioso e ,diciamocela tutta, più grasso. Attenzione non son di certo uno schizzinoso nei confronti dei cibi ipercalorici, ma oggi ha incominciato a far veramente caldo più di 25° e quindi ho optato per questa versione decisamente più leggera.
La seconda differenza è che non ho messo il soffritto di cipolla, oggi volevo sentire lo zafferano esplodere e solleticare tutte le mie papille gustative. La terza e ultima differenza è la mancanza del midollo di manzo utilizzato come grasso in aggiunta al burro per tostare il riso. Se posso darvi dei consigli per ottenere dei risotti all’onda gustosi, posso dirvi che il brodo è fondamentale, come vedete nelle prime foto metto una cipolla tagliata a metà senza nulla in una casseruola sul fuoco in questo modo la cipolla si tosta e rilascia poi al brodo un profumo ed un colore che altrimenti non avrebbe. Un altro consiglio è quello di tostare con amore e quindi con pazienza il riso prima di sfumarlo con il vino o direttamente col brodo. La tostatura permette ad ogni chicco di riso di rimanere ben distaccato e sodo, dando consistenza e gusto al risotto. In fine la mantecatura con burro e abbondante formaggio è fondamentale e va fatta fuori dal fuoco e subito dopo vi consiglio di coprire la pentola e far riposare per almeno quattro minuti, il sapore ne guadagnerà.
1 commento
sembra facile farlo e invece quanti anni ci sono dietro a un gran risotto così? questo è il motivo perchè è il piatto che più rappresenta il milanese. perchè da fuori sono bravi tutti, e invece per l’eccellenza vi ci vuole molto sudore e fatica, fattori tipici del culto meneghino di metà secolo scorso.
ps. questo risotto è al top.