Cucinare, si sa, è un’arte.
Non è forse noto a tutti che anche consumare e fruire dell’arte richiede regole ed educazione.
Basta uscire di casa ed entrare in un ristorante che ai tavoli attorno si possono scovare strani esseri che della forchetta e del coltello ne fanno un uso che gentilmente potrei definire “improprio”.
Posate impugnate come lance o come pugnali, fanno crescere in me un quesito, mi domando se questi “mangiatori” siano al corrente che ciò che hanno nel piatto è già stato ucciso non occorre infierire sull’insalta che si ha di fronte; la pizza che hanno nel piatto non si alzerà in volo roteando e soprattutto non inizierà a bombardarli con missili terra-aria.
Il cibo è lì pronto, cotto e condito, aspetta che una forchetta educata lo accompagni nel suo ultimo viaggio, dal freddo e pulito piatto alla vostra bocca, sperando di non esser poi sputacchiato in giro nella masticazione chiacchierata.
11 commenti
Sarebbe bello poter vedere le foto di come tenere in modo corretto le posate. Grazie.
Roberta
Thumbs up!
sarebbe bello non vederle stretchate
In che senso ??
Sarebbe bello anche leggere un post scritto in italiano corretto, con le virgole al posto giusto, ad esempio… fare un po’ meno gli altezzosi, tra l’altro, non guasterebbe.
Dove trovi che l’italiano con cui è scritto non sia corretto? Se è da altezzosi saper stare a tavola, impugnando in modo corrette le posate son ben contento di esserlo.
Riporto il testo con le virgole al posto giusto e i doverosi aggiustamenti:
“Cucinare, si sa, è un’arte.
Non è forse noto a tutti che anche consumare e fruire dell’arte richiede regole ed educazione.
Basta uscire di casa ed entrare in un ristorante: ai tavoli attorno si possono scovare strani esseri che della forchetta e del coltello fanno un uso che gentilmente potrei definire “improprio”.
Posate impugnate come lance o come pugnali fanno crescere in me un quesito: mi domando se questi “mangiatori” siano al corrente del fatto che ciò che hanno nel piatto è già stato ucciso. Non occorre infierire sull’insalata che si ha di fronte; la pizza che hanno nel piatto non si alzerà in volo roteando e soprattutto non inizierà a bombardarli con missili terra-aria.
Il cibo è lì pronto, cotto e condito, aspetta che una forchetta educata lo accompagni nel suo ultimo viaggio dal freddo e pulito piatto alla vostra bocca, sperando di non esser poi sputacchiato in giro nella masticazione chiacchierata.”
Non è da altezzosi saper stare a tavola, trovo anzi fondamentale saper stare a tavola in modo educato e apprezzo molto la compagnia di commensali educati.
D’altro canto mi dispiace molto vedere le parole “strani esseri” riferite a persone (PERSONE) che, forse non per colpa loro, non sanno usare le posate nel modo migliore. Trovo sia da altezzosi erigersi a giudici invece di provare a diffondere in modo positivo un messaggio. Una persona che non sa usare le posate non sarà invogliata ad imparare leggendo questo post, il rischio a mio parere è che si senta piuttosto additata e chiuda il post con leggero fastidio.
Va poi detto, e chiudo, che per fortuna una persona non è definita dall’uso che fa delle posate, ma da ben altro. Non è mai uno “strano essere”, è sempre una persona e merita rispetto, anche da dietro uno schermo.
Ah, dimenticavo: hai risposto alla mia provocazione e non all’unica persona che ti ha chiesto di vedere immagini del modo corretto per usare le posate. Sic et simpliciter.
Non ho risposto alla persona che mi ha chiesto la modalità corretta perché il post verteva sul modo balzano di impugnare le posate e non sul modo corretto(sarebbe stato a quel punto noioso oltre che saccente) . Il mio post voleva essere divertente, sia nelle immagini, sia nel testo. La mancanza di rispetto che tu leggi nella parola “strani esseri”, la leggi solo tu, poiché tutti siamo esseri e tutti siam strani; ognuno con le proprie manie e le proprie caratteristiche. Non mi sembra di aver insultato nessuno nè tantomeno di essermi posto come modello, ho solo voluto raccontare a mio modo ciò che vedo e strappare un sorriso.
bellissimo!
anche io rimango strabiliata a vedere come molte persone tengono le posate!
(ma non solo, dai: e il telefono sul tavolo? e il tovagliolo in giro? e i gomiti?)
e poi, però, lo confesso, mi viene un pensiero piccolo-borghese: ma nessuno a casa loro l’ha mai spiegato?
e mi rattristo perché mi avvilisco al pensiero di essere “perbene” o, peggio, superconformista.
(ma si apre un pensiero enorme: quanti sono i comportamenti – nel senso di modi di fare, di comportarsi – che ogni giorno mi sembrano incredibili? – tantissimi).
ciao ciao
Sai quando c è una cosa giusta e una sbagliata? Quando una cosa viene bene o male. Il fattore estetico non mi interessa. Solidarietà a chi tiene la forchetta a pugnale!