Spesso alla base di tutto c’è Lei, la cipolla!
È nelle zuppe, nelle minestre nei contorni – temuta da molti, se ben trattata diventa dolce e soave come una caramella. A causa delle numerose lacrime versate al cospetto di Questa, alcuni si sono addirittura “ingegnati” e hanno creato dei triti pronti surgelati –obbrobrio– (n.d.r.) ma la regina del soffritto non necessita di cure eccezionali per dare il meglio di se’.
Come si scelgono:
Di cipolle ce ne sono molte, bionde, bianche, rosse, schiacciate, allungate, piccole ed enormi; ognuna con una sua caratteristica, una nota che le contraddistingue dalle sorelle. Al tatto devono essere sode e non presentare strane ammaccature, una volta tagliate devono risultare lucenti e dai colori tenui.
Come si trattano:
Le suddette si possono cuocere intere, a pezzi, a fettine o tritate. Quest’ultimo caso è solitamente il più comune e per non impazzire ecco qualche trucchetto.
-Lavate le cipolle
-Sbucciatele tendo la parte delle radici (vi aiuterà nel taglio)
-Praticate una serie di incisioni, più o meno vicine, sia longitudinalmente che perpendicolarmente. Le radici , soprattutto le prime volte, vi aiuteranno a mantenere la cipolla “in forma”.
A questo punto non vi resterà che tagliare dalla cima fino alla base (radici) per ottenere un trito perfetto.
2 commenti
Usi un coltellaccio a mannaia (tipo cinese) ?
No Stefano è una specie di santoku perfetto per tritare le verdure