All’inizio, come spesso accade, era visto con sospetto. Qualcuno, amante dei viaggi, l’aveva intravisto in oriente o in sud America e spinto dal voler riassaporare la sua fresca piccantezza aveva iniziato a cercarlo e soprattutto chiederlo al supermercato, al fruttivendolo, al gelataio, all’erborista e forse anche al gommista.
Saputo poi che la radice – oltre ad avere un gusto intrigante e piacevole – fosse ricca qualità benefiche per l’organismo e la mente, ecco crescere esponenzialmente la richiesta tanto da importare ed introdurre ufficialmente nella nostra dieta un alimento che quindici/venti anni fa quasi nessuno conosceva né tantomeno era solito consumare.
Oggi lo si trova ovunque, fatta eccezione forse che del gommista, tant’è che la radice è ampiamente utilizzata in cucina per diverse preparazioni anche nazionali (SPAGHETTI ZENZERO E PARMIGIANO – PASTA DEL LUNEDÌ), nei bar per cocktail – infusi – centrifughe, in cosmesi, in farmacia, contro la caduta dei capelli e chi più ne sa più ne fa…
Ma come si lavora questo ingrediente?
Si pela? – Si spreme? – Si trita?
In teoria ci si può far di tutto e nelle foto seguenti – oltre a qualche taglio – ho mostrato la tecnica che io adotto per pelarlo utilizzando un cucchiaio.
Lo zenzero ha una pelle molto fine e delicata ed un corpo filamentoso e ricco d’acqua. Per evitare di rovinarlo e sprecare parte delle sue qualità, dopo averlo lavato, aiutandomi con un semplicissimo cucchiaio da cucina lo privo della sua parte esterna e poi in base alla preparazione lo premo sotto una lama, lo grattugio, lo taglio a fette, a bastoncini, a dadi, a fiammifero…
Imparare ad usare e dosare le spezie, in modo che queste si esaltino e non si annientino, è forse una delle doti più importanti richieste ad un cuciniere.
Consuma zenzero abbondantemente!!!
nessun commento