Avevo detto basta, almeno per un po’, a saggi di cucina. Sono ormai anni che non leggo che quelli, quindi deciso a leggere altro, vado in libreria alla ricerca di “qualcosa di diverso” e mi imbatto in questo nuovissimo saggio. Faccio finta di nulla ma mi ritrovo a sfogliarlo, non l’ho cercato io, mi è saltato tra le mani. L’autrice non la conosco, la casa editrice si, e tutto quello che ho letto mi è sempre piaciuto, quindi vedo di cosa tratta.
Sessant’anni di storia d’Italia tra scandali e ossessioni culinarie, di questo parla.
Provo con qualche riga, mi conquista. La Corradin con abile penna traccia una storia lunga più mezzo secolo, con assoluta e strabiliante precisione, ripercorrendo la nostra storia e la nostra “evoluzione” sociale, politica ma soprattutto gastronomica.
L’occhio corre svelto sulle nere parole, senza mai annoiarsi anzi, divertendosi e sollazzandosi tra aneddoti e curiosità.
Ad esempio, sapevate il motivo per cui ad un certo punto negli anni ’60 in quasi tutte le famiglie italiane (nella mia c’era) si poteva trovare un tagliere a forma di maiale? Tutta colpa di Amintore Fanfani che lo portò in dono alla famiglia Portoghesi, facendo diventare il tagliere un simbolo di un’epoca. Oppure, sapevate il motivo per cui nell’immediato dopo guerra riprese vita la celeberrima rivista La cucina italiana? Per una questione di dadi….
Il libro è diviso per decenni, li analizza in modo scanzonato, ridendo su mode e manie. Ripercorre partendo dalla fame del dopoguerra, passando per le uova, versatili e sostaziose, la gelatina, il dado, la panna, l’imbottitura dei panini, la cucina gourmet, per arrivare ai coltelli di ceramica e la mania della provenienza.
Comunque lo prometto, da domani, leggo altro.Forse.
- Titolo: La repubblica del maiale. Sessant’anni di storia d’Italia tra scandali e ossessioni culinarie
- Autore: Roberta Corradin
- Editore: Chiarelettere
- Collana: Reverse
- Data di Pubblicazione: Gennaio 2014
- ISBN: 8861904874
- ISBN-13: 9788861904873
- Pagine: 257
- Formato: brossura
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