Passeggiando per il mercato ho visto questi polpetti e non me li sono lasciati sfuggire. Freschi, anzi vivi, luccicavano con i loro mille colori nella cassettina in polistirolo.
…Ne prendo quattro, ho già in mente come farli.
Quando son così freschi e piccoli, è preferibile non lessarli per non “lavar via“ tutto il sapore di mare; meglio sicuramente rosolarli in un tegame ben caldo per circa 6/8 minuti. Il sapore ed i profumi si concentrano, la carne si intenerisce ma se si supera per qualche secondo la cottura allora bisogna continuare a cuocere per circa un’ora.
Quindi dopo averli rosolati a fiamma viva con odori, li ho messi da parte e nel loro sughetto naturale ho appassito prima le cipolle e poi le zeste di limone amalfitano. Non serve aggiungere sale, il naturale sapore del polpo e gli aromi delle erbe e delle verdure rendono il piatto perfetto.
Una volta appassito dolcemente il soffritto saporito, rimetto nella casseruola i polpi e lascio coperto per un paio d’ore.
Il risultato è sublime, con un goccio d’olio a crudo poi, rasenta l’estasi.
3 commenti
Una domanda: i polipetti vanno rimessi in pentola per due ore ma fuori dal fuoco ?
Grazie
Esatto!
mmm, mi sa che ho sbagliato qualcosa, forse la rosolatura iniziale troppo breve? Beh è venuto comunque ottimo ma ho dovuto rimettere a cuocere per 40′ coperto perché fosse pronto e morbido. Ritenterò finché non troverò la giusta combinazione tra rosolatura e riposo. Grazie come sempre al maestro!