“La pasta la sai fare, il ripieno è semplice per non parlare del condimento, quindi penso sia inutile che mi metta qui a spiegarti passo a passo come si preparino questi ravioli. ”
Così ho risposto qualche giorno fa ad un amico che aveva visto in anteprima le foto e voleva che gli dessi la ricetta e gli svelassi segreti per rifarli a casa. Lui, alla mia risposta è rimasto di stucco, non se lo aspettava che reagissi così e con fare un po’ dispiaciuto mi ha detto:
“Bè allora cosa ce l’hai a fare un blog di cucina se non scrivi e non dai le ricette?”
Per un attimo mi sono fermato, pronto quasi a fare un passo indietro e con un sorriso rispondergli:
“Ci sei cascato, certo che te la do! Prendi nota.”
Ho inspirato profondamente, leggermente sconsolato quasi sconfitto per il destino che mi attendeva, ma dopo quella nuova boccata d’aria il mio pensiero era mutato, l’ossigeno aveva riacceso le mie sinapsi illuminando nuovamente la via maestra.
“Non è che io non voglia condividere con te o con altri ciò che faccio, anzi.
Condivido a mio modo.
Se osservi attentamente, passando qualche secondo su ogni foto potrai capire e carpire molte più cose di quante ce ne possano essere in una ricetta scritta. Potrai trovare il tipo di uova che utilizzo, la qualità della farina, la varietà di patate e se sei un intenditore anche la marca del burro che uso per condire il ripieno.
Tutto questo ovviamente ad un primo sguardo sfugge, e una lista “ingredienti” sarebbe più comoda, la potresti scaricare e consultare sul telefono mentre cammini tra gli scaffali del supermercato ma la cucina non si replica, si interiorizza e si adatta ai propri gusti.”
Avevo appena finito di pontificare e riaprendo lo sguardo mi sono accorto che l’amico se ne era andato, osservandomi attorno non vedevo nessuna sua traccia, si era dileguato.
Vuoi dire che nessun amico mi aveva chiesto la ricetta ed io da solo mi sono inventato tutta questa storiella pur di non scrivere per l’ennesima volta ingredienti e passaggi? Può essere!
5 commenti
hai ragione, le foto raccontano a sufficienza…..io però la vellutata di porri e finocchi te l’ho copiata da grazia.it e in quel caso la ricetta era scritta ^___^
Grazie Martissima e bravissima per essere riuscita a commentare nonostante le bizze e i bug di google!
Un post da incorniciare.
nel mio blog poco serio farei lo stesso se solo riuscissi a dedicarmi alla fotografia a pari passo con la cucina; oltre a venerarti come chef, ti venero anche per questo insomma!
Piesse: è comunque le foto sono fatte così bene che davvero si può risalire alla ricetta senza problemi… anzi, io nelle ricette (tra pesature e passaggi) mi ci perdo e, giuro che non esagero, non le capisco.
Chapeau.
Pippiesse: il tutto è senza un accento, ovviamente.
Ciao Andrea…. oggi ho fatto questi tortellini e devo dire che ho fatto una bella figura ed erano molto buoni…. comunque mi manca la ricetta…. non sono italiana e le cose che per voi sono semplici come quelle di capire quanta pasta preparare e se dentro del impasto si mete il parmigiano mi sono mancate… belle foto… grazie sei stato de grande aiuto. Liliana