Io odio il cake-design, lo odio non per un motivo in particolare, intendiamoci, bensì per un’infinità di motivi.
Una mattina ci siamo svegliati e nelle vetrine delle pasticcerie son comparsi dolci fosforescenti, dolci colorati e ruffiani. La sensazione che davano ad un occhio impressionabile non era quella di un dolce goloso e peccaminoso, non c’erano più quei ciuffi di grassa panna a sedurci e tentarci ma piccoli fiorellini fuxia o pesciolini blu, decori plastici quasi asettici, in alcuni casi si potevano trovare addirittura dolci antropomorfizzati.
Il decoro, quello che prima veniva posto sulla torta per simulare e raccontare un evento, era diventato la torta stessa.
Chi poteva aver avuto un’ idea del genere? Chi poteva aver assassinato in un colpo solo la pasta choux, la pate à bombe, le creme, le gelatine, il cioccolato (quello vero) e le meringhe?
Oltre a tutti questi “crimini” e colpe questa pazza moda aveva una colpa ancor più grossa e subdola, quasi paragonabile alle armi di distruzione di massa: il cake-design era facile, alla portata di tutti.
In poco tempo coloranti e arnesi da decoro invasero negozi e botteghe, dove prima si vendevano tegami in rame o acciaio ora si potevano trovare formine e alzatine, al posto di coltelli forgiati arrivarono bastonicini per fare piedini ed occhietti alla vostra fragola animata.
Quello che c’era dentro la torta poco importava, l’importante è che alla fine avesse preso la forma più simile a quella dell’oggetto reale da riprodurre; la pasticceria da arte sacra e riservata ad alcuni si era trasformata in un lavoro di riproduzione in scala di oggetti.
Pan di Spagna a vagonate, crema al burro per tirare tutto liscio e perfettamente in bolla, a coprire cioccolato plastico o strati più o meno spessi di pasta reale.
Forma.
Un tempo, prima di questa disgrazia, quando si andava a cena a casa di amici ci si presentava con un vassoio di pasticcini, con una meringata, una Saint Honoré, un monte bianco. Dolci preparati da pasticceri esperti e capaci, ora quando si invita qualcuno a casa si teme che arrivi con la torta a forma di pesciolino Nemo, di campo di calcio, di borsa di LVuitton stopposa e mal cotta.
Ditemi voi se non è una disgrazia.
MANIFESTO CONTRO IL CAKE DESIGN
– Conosci e poi venera la pasticceria, se è troppo semplice e facilmente riproducibile diffida.
– La pasticceria è varia e bella non ha bisogno di tappeti di pasta di zucchero che la coprano.
– Il cake-design nasconde il nulla dietro ad un vestito apparentemente stirato.
– Burro, marshmallow e riso soffiato sono la base della pasta di cereali? No, è calcestruzzo commestibile (se non avete la dentiera).
– Il bello non per forza è buono, il cake design è per di più brutto.
– Duecento grammi di Pan di Spagna e cento grammi di pasta di zucchero non ti deliziano, ti strozzano.
– Noi siamo per dare la giusta forma alle cose, cambiare aspetto nascondendo gli ingredienti non rede tutto più sano e leggero ma più pericoloso e ridicolo.
289 commenti
Mi associo, SULLE BARRICATE!!!!
Grazie per il tuo commento!
E’ vero, basta con queste americanate senza senso…condividero’ sul mio food&travel blog
Ma questo Andrea Vigna chi è… voce autorevole di cosa? Pasticceri che, ormai finiti, non accettano il cambiamento.
Pensate a chi non credeva che la terra è rotonda oppure a chi pensava che l’America non esisteva.
Una sola parola: IGNORANTI
IGNORATE che esiste molta preparazione per fare i “tappeti di pasta di zucchero”;
IGNORATE che dentro le torte ci sono le preparazioni classiche come il pan di Spagna, creme e tutto quello che forse questo Vigna sa fare.
IGNARATE che il Cake Designer è qualcosa in più e non qulcosa in meno
IGNORATE che i pasticceri sono molto ma molto di più dei Cake Design e allora fare la pasticceria è facile?
IGNORATE che gli ingredienti usati dai Cake Design sono gli stessi solo in scala ridotta degli ingredienti usati dai pasticceri
IGNORATE che la F.I.P. federazione italiana pasticceri ha organizzato il Campionato mondiale di Cake Design
Sig. Vigna pensi a lavorare si Aggiorni e vedrà che avrà meno tempo di scrivere Cazzate!
Andrea Vigna è una voce autorevole nel mondo della pasticceria e trovo delizioso questo “manifesto”. Ironico, leggero e assolutamente condivisibile anche da chi, come me, apprezza ANCHE il cake design come momento ludico. Dice bene “prima si deve conoscere la vera pasticceria” e io ho fede che chi plaude (spesso compassionevolmente) a questo esercito di fatine che si cimentano in questa nuova moda del design edibile sappia comunque distinguere tra una buona mousse au chocolat, una fantastica crema chantilly o una farcia al the al bergamotto. Non capisco le parole astiose e offensive lette qui sopra, che confermano solo quello scritto scherzosamente dal maestro: talvolta nei sostenitori del cake design manca una vera coniscenza dell ‘ABC e io aggiungo che manca anche una buona educazione.
Cara Daniela, mi creda, non volevo offendere nessuno tranne probabilmente lei che si è sentita chiamata in causa al grido di IGNORANTE!
L’ignorante è colui che ignora e non in senso assoluto:
io stesso mi ritengo ignorante al cospetto di un’astrofisico ma non mi offendo;
lei probabilmente è ignorante sul tema Cake Design e per cortesia….non si offenda.
E poi, cara amica ma di cosa stiamo parlando?
Ha mai sentito un architetto mettersi a criticare un interior design? Forse no o forse hanno l’intelligenza di capire che collaborare è meglio che farsi la guerra.
Ecco ,cara Daniela, a me piacerebbe ascoltare qualcuno che ha trovato nell’ “esercito di fatine” una risorsa da valorizzare, un alleato per affrontare le sfide che il futuro ci riserva.
trovo il cake design una inutilità che calza a pennello alla moderna società:apparenza senza sostanza, spreco, perchè se poi i fiorellini e la pasta di zucchero li devo scartare, ditemi voi se non è spreco
VIVA Nunzia!
Buona sera.
Volevo commentare questo articolo, principalmente perchè ho visto un gran accanimento, sia di chi a favore del cake design, sia chi contrario.
Dall’alto della mia ignoranza (non sono un pasticcere, ma un semplice consumatore) sono d’accordo con il Sig. Vigna, pur non sapendo chi è.
Sono d’accordo con lui per alcuni semplici motivi;
nella cucina in generale, si ambisce a trovare equilibri tra i vari gusti, nelle ultime decadi sono nati pasticcini e torte salati, piccanti ecc, ma sempre equilibrati.
A mio parere il cake design punta più all’aspetto che a trovare un equilibrio di gusti. (basta guardare anche il programma su sky, non mi ricordo come si chiama, penso il re delle torte, forse non è il migliore al mondo, ma non penso sia uno sprovveduto).
Non condanno il cake design, ma non ho mai assaggiato una torta di design che mi sbalordisse per il suo gusto; penso che questa “moda” stia debilitando la “vera” pasticceria, ma questa non è colpa di nessuno, è la moda, e le tendenze.
Penso abbia fatto bene a scrivere un articolo del genere, ma non per dar contro al cake design in se, ma per risvegliare casomai la voglia di assaggiare una pasticceria diversa, diciamo pià “tradizionale”.
grande!!!!
Rido e sorrido, come non condividere? Mi spiace per coloro che si sentono piccati e offesi, ma il Sig. Vigna ha ragione e trovo il suo articolo un vero spasso.
Vorrei ricordare al Sig. Ceke che anche i maggiori esponenti della pasticceria italiana stanno facendo marcia indietro per quanto riguarda cake design, cupcakes & co, predicando un ritorno alle origini, creando dolci semplici con materie prime eccellenti.
I nostri avi si volterebbero nella tomba se pensassero che l’evoluzione della pasticceria è l’uso psichedelico di colori e stucchi di burro, per non parlare dei vicini francesi.
Sig.Vigna grazie per aver espresso cosi bene il pensiero di molti di noi, superba la chiave ironica, strepitosa l’associazione a pura disgrazia!
Ti dico solo una cosa,da cuoco…non si gioca col cibo! Per giocare alle costruzioni comprati mattoni,malta e cazzuola
Non avrei saputo dirlo meglio!
grandissimo!!
Immagino che tu sia una di quelli che pensa che le torte di Valastro siano belle…quelle torte oltre a sembrare pezzi dei carri del carnevale di Viareggio faranno sicuramente schifo, chili di zucchero che devi scartare per arrivare al dolce sotto…’ste stronzate solo dagli USA potevano arrivare… ma poi tu che chiedi a Vigna… chi sia ma chi sei tu?!! Ma mangiale te quelle boiate di torte pacchiane e orrende fatte con chili di pasta di zucchero di merda
l’arte della pasticceria è un gioiellino all’interno del mondo del cibo. ora,se pensate che voi con quattro pupazzetti e due tappetini di pasta immangiabile rivoluzionate centinaia di anni di tradizione, siete fuori di testa.
l’obesità è uno dei migliori motivi per non deliziarsi con una cake design.
intanto è un prodotto che per natura burrosa e zuccherina proviene da paesi angloamericani dove vince la cocacola lo zucchero e il burro, i formaggi che non sono formaggi ma un prodotto derivato dal petrolio. carne cancerogena ecc….. il gusto e lo stile sono identificati come made in italy, infatti loro amano i prodotti di pasticceria italiana e francese. il cake design è per i poveri. i poveri di tutto il mondo. un pasticcino cake ti costa qualche centesimo . una pastarella original patisserie ti costa da 2 a 5 €. quello che voglio dire è che i gusto e qualità si pagano. lo zucchero e il burro costa poco ma se vuoi convincerti che sono buoni fai pure fai bene a saziarti con gli occhi.
Caro Andrea, sai cosa penso? Che la volpe quando non arriva all’uva, sostiene sia acerba!
Questo manifesto è privo di senso… L’arte, in generale, và avanti! Così come Duchamp un giorno si sveglia e mette un “pisciatoio” al centro della sua opera, l’arte culinaria cambia rendendo vivo e oggettivamente più bello, a mio parere, il dolce.
Sai perchè? Perchè viene centralizzato il pensiero e l’innovazione che ha la capacità di apportare l’uomo.
Per essere venduta, per avanzare con i tempi, ogni cosa ha bisogno di innovazione, evitando però di dimenticare ciò che è stato e che, comunque sarà.
Tu rimani attaccato al tuo passato, che noi cambiamo il futuro.
Per quanto mi riguarda il Cake design può essere considerato, al momento, il massimo dell’ OGGETTIVAMENTE BELLO.
De gustibus…
Il problema, a mio parere è proprio questo, “l’oggettivamente bello”. Non sarebbe meglio che si avanzasse nella ricerca de “l’oggettivamente buono”, seppur utopico?
“per essere venduta, per stare al passo coi tempi” questo più che “pensiero e innovazione” a me sembra lo slogan del capitalismo. E del consumismo ovvio. Velocita’ facilità riproducibilità: stai descrivendo l alta pasticceria o il rullo automatico della fabbrica di ovetti kinder? Su una cosa hai ragione: è al passo coi tempi. Perché adesso il mondo è così:Superficiale veloce furbo e ignorante. Cultura orizzontale fatta di piccoli spot.come pubblicità. Non leggiamo libri leggiamo link. Mi dispiace ma decido di essere nostalgica. Amo i contenuti , il mainstream lo lascio a qualcun altro e soprattutto: se il cake design fosse un opera d arte non sarebbe l urinatoio di duchamp ma un portachiavi della gioconda da comprare in piazza maggiore
Applaudo. Oltretutto non mi sembra un’innovazione il cake design, ma un tentativo di dare forme grottesche a qualcosa che non ne ha bisogno, impalcando strati stopposi di pan di Spagna, boh mi sembra un vero pasticcio, forse é meglio buttarsi sul das e sul didò per fare queste cose, la pasticceria rimane roba da mangiare, è come tale non ci si gioca.
Caro Vigna non ci conosciamo mafacciamo lo stesso lavoro
Ho 69 anni e condivido pienamente il tuo pensiero su quelle storture orrende che chiamano torte(cake)
Design…ha ha…molto naif…solo per fare colpo su bambini…
Che provino a mangiarle
Vivalacrema e la panna
Purtroppo il Cake Design come viene spesso proposto è solo pan di spagna, crema al burro e kili di pasta di zucchero sopra. MA NON E’ QUELLO. Il Cake Design deve unire la Vera pasticceria, il vero gusto con una reale capacità artistica e immaginazione. Io ho creato perfino una torta di Design a due piani con la mitica millefoglie e crema. Pertanto dire abbasso al Cake Design e basta è essere troppo generali e superficiali. Anche la pasticceria stessa bisogna attenersi a ciò che vuole l’occhio senza mai abbandonare i veri sapori. Il cake Design è sempre esistito nell’antica pasticceria con le torte di crema, panna e ghiaccia reale e continuano ad esserlo. Chi prepara torte solo con pasta di zucchero senza saper usare una bagna o senza decorare a mano libera sono persone con poca esperienza e che non sanno cogliere il meglio dei vari metodi di preparazione. Si possono realizzare dei capolavori, con il Cake Design perchè è semplicemente realizzare una cosa buona e bella.
Ho trovato solo ora questo MAGNIGICO POST! E finalmente qualcuno, ha avuto il CORAGGIO DI DIRE LA VERITA’! Sono entrata nel mondo della pasticceria, da 2 anni, purtroppo per la crisi che ci circonda il lavoro non si trova… Ma vedere queste “Casalinghe Disperate” che si credono tante “Buddy V.” mi fa piangere il cuore. Ho studiato, e continuo a studiare, la difficile arte della pasticceria, che non si tratta di mischiare ingredienti a caso, ma ognuno ha il suo compito, se chiedi cosè una mousseline, oppure una chiboust, o meglio una bavarese, non sanno di cosa sto parlando… Se voglio essere più cattiva, chiediamo a queste cake designer, perchè un bignè cresce in forno!? Sanno che il pds è una schiuma d’uvo stabilizzata dagli amidi!? a cosa serve realmente lo zucchero nelle ricette!? Cos’è la Meringa Italiana e perchè si porta a 121° lo sciroppo di zucchero!? Purtoppo ho dovuto appendere la mia sac a poche ad un chiodo, non voglio piegarmi al volore della pdz, cosa prova la gente a mangiare una ciliegia di zucchero??? Io preferisco una mousse, una ganache… una torta decorata “a mano” con il solo aiuto delle bocchede della SAP. Per me quella è arte, fare una monoporzione di bavarese ai 3 cioccolati con una decorazione minimalista ma ad effetto, con il solo aiuto del cioccolato. Poi non diamo la colpa alle pasticcerie che non vogliono Modernizzarsi, purtroppo negli anni 80/90 andavano bene quelle, ma ora ci sono giovani come me che non hanno bisogno della pdz per far capire quanto è bella, odiata e amata la pasticceria… Non è stare seduti ad una sedia a giocare con il “pongo” LA PASTICCERIA, ma svegliarsi alle 3 del mattino e fare dei cornetti perfetti con del lievito madre, ecc. Per alcuni sarò stata noisa e pesante, ma ho 23 anni e non voglio che il mio sogno finisca in questo modo, ho abbandonato la facoltà di legge per seguire una passione più grande, mi esercito la notte per sentirmi vicino a quei laboratori che tanto amo e stimo. Sperando che, un giorno ci sarò anche io….
” Anch’io ero stanca di sentire parlare continuamente di queste fantomatiche cake designer …concorsi a non finire e vincitrici ma di che ?….Finalmente qualcuno ha risposto ribellandosi e spero che si alzi un polverone tale da rompere questa moda disgustosa e costosa ….anch’io grido basta !!!! C’è chi ha risposto meglio di me in questa pagina io sono con loro .
Brava! Sono contento tu abbia studiato, ma questo esagerato sfoggio di cultura e tecnicismi non era necessario
Ben detto! Non mollare e persevera. La strada è dura ma la passione serve a questo, a creare un momento di stupore quando l’olfatto e il gusto si incontrano e il piacere diventa chimica cerebrale e fisica. Niente a che vedere con dolci per bambole, irreali e falsi.
Che bello questo post, mi hai fatta commuovere. Io sono una scrittrice, ma sto studiando pasticceria a scuola come te (per passione e per trarre ispirazione per il mio prossimo libro) e sono d’accordo con ogni singola parola.
Mi sono commosso 🙂
In bocca al lupo per tutto!!
scusate ma il cake designer è ARTE mi dispiace se alcuni non la capiscono….la vecchia pasticceria era solo panna e frutta senza fantasia i pasticceri sapevano solo fare ricci di panna…ora che dovrebbeo fare i .corsi per loro è tutto piú difficile…e poi il contenuto un bravo pasticcere deve farlo classico come noi lo abbiamo conosciuto senza mattoni di pan di spagna la torta rimane la classica di sempre ma le decorazioni sono il tocco finale che fa la differenza…sono stupende e maestose chi dice che non sono bellee particolari è perchè non é capace di farle….
cit. “la vecchia pasticceria era solo panna e frutta senza fantasia i pasticceri sapevano solo fare ricci di panna…”
Mah, a 37 anni queste sono le torte che la mia mente associa ai lieti eventi passati,
http://1.bp.blogspot.com/-Z2ec5jeOtSk/UgvPwVe852I/AAAAAAAAC7c/pIZnbuUnKmI/s1600/IMG_20130623_105901.jpg
http://img94.imageshack.us/img94/1125/tortadifrutta.jpg
…non certo queste:
https://www.google.it/search?q=cake+design&newwindow=1&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ei=EbcxU8KsJqKp0QXr4YGYDQ&ved=0CAgQ_AUoAQ&biw=1024&bih=664
Comunque, ognuno è libero di mangiare ciò che ritiene giusto.
Peace
sono perfettamente d’accordo con walter…ma chi ha detto che un artista possa realizzare qualcosa di commestibile?? sono un’amante dei dolci…ma quelli buoni…guardando i programmi televisivi vedo pan di spagna altissimi, senza bagna o comunque poca perchè non credo che una bella torta bagnata per bene e ricca di crema riesca a resistere a 4 piani…. in più se devo mangiarla devo scartare la pasta di zucchero piena di coloranti perchè ha un gusto orribile…e non venitemi a dire che con la ricetta giusta è buona da mangiare…e la sana e buona panna tipica delle torte italiane di una volta che fine ha fatto???(panna e fragole si possono mangiare…sono buone…ma pasta di zucchero e….????si oggi pomeriggio mi faccio una bella pallina di pasta di zucchero e la mangio con l’ananas al posto delle fragole)fare un buon dolce non significa cimentarsi con formine e plastichina commestibile
e parla una persona che per far contenti i bambini ha realizzato varie torte in pasta di zucchero…sempre avuta una piccola vena artistica…ho realizzato fiori rose pupazzetti vari venuti molto bene e ricevuti anche parecchi complimenti…ma mi rifiuto di ricoprire la torta con tutto quel burro tutto quello zucchero e coloranti…piuttosto realizzo la classicissima torta con panna e poi realizzo solo le decorazioni…e che fine fanno…finiscono nel cestino…quasi nessuno riesce a mangiarle…troppo dolci…gusto orribile…spreco si…ma per far felici i bambini…
Ma quelle torte pacchiane e orripilanti fatte con la pasta di zucchero sarebbero arte? Allora a ‘sto punto pure gli hamburger dei fast-food sono alta cucina
ti #lovvo @AndreaVigna… grazie!
Torte fasulle, non hanno nulla di pasticceria …tanto meno il profumo… W la pasticceria con la P maiuscola!
pienamente d’accordo, non si possono proprio vedere……e ancor meno mangiare!!
Grazie per il tuo commento!
Dipende da chi le fa e da come le fa!!! Personalmente con la stessa precisione e accuratezza faccio il pandispagna le creme e associo i sapori con la bagna che le deco di pdz. Le mie torte nn hanno nulla di americano sono ricette italianissime e le torte morbide e cremose. E poi alla portata fi tutti. … si deve vedere. Ora è una moda ma ripeto sotto le devorazioni ci deve essere una torta buonissima allora si che sei un cake designer!
By le torte di emy
Condivido Pienamente
si vede che hai mangiato le torte sbagliate…..quelle che faccio io oltre che essere scenografiche sono anche buonissime!!!! Ci vuole creatività ed arte!!!!
Pienamente d’accordo troppi coloranti e troppi zuccheri nella pasta di zucchero meme
Grazie per il tuo commento!
i coloranti si trovano ovunque, persino nell’antibiotico di mio figlio! Che le torte in pasta di zucchero non si possono vedere…..UNA CAVOLATA! Non si possono mangiare? Dipende da chi le fa! Il cake design non è altro che l’evoluzione della pasticceria, piuttosto diffidiamo da chi si improvvisa!
Grazie per il tuo commento!
Che sia l’evoluzione della pasticceria ho i miei dubbi…. semmai l’involuzione! Il cake design va nella direzione opposta, e’ un altra cosa. E’ come dire che il TUNING e’ l’evoluzione dell’auto.
concordo pienamente…si possono realizzare torte belle e buonissime…
Scusate ma io dico: non vi piacciono? non le comprate, non le mangiate e disinteressatevi della questione. trovo tutte queste polemiche abbastanza sterili. un bel “vivi e lascia vivere” sarebbe auspicabile. Fra
Concordo plenamente, para um bolo ou uma sobremesa boa depende muito dos ingredinetes e de quem os faz..
Cada região domundo tem sua cultura e pelo menos aqui no Brasil os bolos são feitos com muito sabor independentemente da sua cobertura e decoração.
Sono tutte cavolate, la verità è che Voi Pasticceri, avete il terrore del Cake Designer, e nemmeno ci provate perchè non avete abbastanza tempo da dedicare a quest’arte del decoro, la cosa che conta per voi, è farne in quantità, per carità tutto buonissimo ma alla fine solo pan di spagna, crema e panna, sai che grande difficoltà fare una torta cosi’! Le torte che si vedono in giro non sono tutte con drema di burro o con impasti tipo americani, ci sono delle Cake Designer che le realizzano esattamente all’italiana, quandi pan di spagna, bagna, crema e panna, tanta panna, l’unica differenza che oltre ad essere belle, sono pure buone…. e diciamola tutta!!! Tutto questo vi terrorizza!! Svegliatevi ed uscite dalla vostra casta. Chi fà questo lavoro, lo fà spendendo soldi in corsi per pasticceria e poi in corsi di specializzazione e tutte le attrezzature non sono affatto a buon mercato. Vergognatevi!!! Se amate criticare, almeno documentatevi!!! Una Cake Designer con cuore e titoli.
Perché non ti firmi? Chi sei?
il fatto che tu non abbia un nome fa di te un’identita oscura e non un cake designer con titoli ma un’anonimo
concordo pienamente…….cari vecchi pasticceri andatevi a fare i corsi….
se credi che la pasticceria sia tutta pan di Spagna, crema e panna allora non sai nulla di pasticceria. È molto di più! Come già citato in molti altri commenti precedenti. Detto questo, per il cake desing sicuramente ci vuole tempo e manualità, e possono anche essere bellissime, ma non puoi dirmi che siano raffinate ed equilibrate a livello di gusto.
.troppo vero se dietro queste torte non si da importanza al gusto…ma hai mai assaggiato una bella torta ..quasi un’opera d’arte esteriormente con dentro un pan di spagna con bagno di latte e cacao e farcito di nutella o crema chantilly e fragoline???? altro che strozzarsi ..è solo deliziarsi….”basta solo scegliere bene e affidarsi a mani fidate “
bhè non direi che sia una evoluzione, il cake design è un’arte più antica di quanto molti immaginano, purtroppo in giro ce ne stanno di persone che non sono capace di eseguire una buona pasticceria e di conseguenze le torte non sono buone, la decorazione la si può fare anche su la classica pasticceria italiana senza nessun problema, io personalmente ho già decorato il classico pan di spagna farcito con crema diplomatica…
Per favore ore, ma evoluzione de che? La pasticceria é già di per sé un’arte fatta di Chimica,Matematica,Fisica,Storia,Psicologia.. Il cake design non é l evoluzione della pasticceria, semmai del Das.
Mi spiace contraddire… ma non tutte le torte di cake design sono cosi… soprattutto non quelle che vengono prodotte in Italia… dato che qui ancora abbiamo il gusto per il buon pan di spagna e un’ ottima crema di farcitura…. la pasta di zucchero o altre paste sono solo da decoro se non piacciono… si possono tranquillamente scansare dalla fetta senza pregiudicarne il sapore… Io uso lo stesso pds e le stesse farciture sia per le torte ricoperte in pdz che per quelle ricoperte in panna… e sono egualmente ottime!
E’ ovvio che poi ci sono le esagerazioni… ma quelle… ci sono anche nella pasticceria classica… e non venitemi a dire che tutto ciò che è fatto in una pasticceria classica è per forza buono!
Grazie per il tuo commento!
sono d’accordo con te!!!L.U.C.I.A.non si deve demonizzare il cake design
Perfettamente d’accordo con te!
concordo perfettamente con lu.c.ia , io personalmente faccio torte inzuppate e farcite all’italiana e chiunque mangi le mie torte non fa altro che togliere la pdz e gustarsi l’interno della torta che hanno sempre gradito tantissimo,… cosa c’è di male (a parte lo spreco , visto che non se la mangia quasi nessuno9 a rendere piu’ bella una torta?
daccordissimo con LU.C.I.A……!!
Ma mi spieghi cosa cavolo ci lavori una settimana, se la pdz si toglie?!
per me, le vostre torte le potete fare semplicemente con polistirolo e pongo ed esporle in qualche vetrina. che senso ha darle da mangiare alla gente?! che se le deve pure “sbucciare”, incredibile”.
Lavoro inutile, spesa inutile… “tolgono la pdz”….
e quale sarebbe l’evoluzione? il pandispagna con la crema? se questa è evoluzione…
Il problema non è certamente il cake design che ha anzi, ha i suoi lati positivi: nel senso che completa la manualità del pasticcere nello sviluppare creatività ed abilità nel modellismo. Il vero cancro di questa moda, è la richiesta massiccia di una clientela abbindolata dai programmi televisivi. Il marcio del cake design è esclusivamente il fatto che derivi da una ricerca di mercato, il fatto che, si dica anche il contrario, questa pratica predilige l’aspetto esteriore a quello interiore e nel senso stretto del dolce, perchè purtroppo in minima parte per dare stabilità a queste sculture viene pregiudicata la bontà di un dolce all’italiana maniera,( poca bagna, pandispagna più consistenti e creme al burro poco usuali per noi, quantomeno nelle torte) e nel senso più profondo. Credo infatti che con questa moda sia stata stravolta la figura del pasticcere che non è uno scultore e tantomeno un artista capace di poter riprodurre fedelmente oggetti. Ovviamente la convivenza con l’ottima pasticceria italiana è scontata. Sicuramente il pasticcere deve sapere affrontare anche questo tema con i dovuti rispetto e professionalità, ma bisogna evitare eccessi. In fondo in medio stat virtus, anche se io credo che il rapporto nella pasticceria debba essere del 60% per il gusto e del 40% per l’estetica. Ad ognuno il suo modus in rebus. Luigi Esposito
Fare torte per essere degustate è un’arte diversa da farle per essere guardate! Io preferisco gustarle.
datemi un cannolo alla siciliana.
Si ma perché sprecare tutto quel tempo per creare delle cose che si scartano e non si mangiano? non è meglio metterci sopra della frutta, dei riccioli di cioccolato e qualsiasi cosa che la natura ci ha regalato?
Partendo dal preconcetto che mettere in dubbio lo scopo decorativo e il gran lavoro che sta dietro al modellare della pasta di zucchero sia di tutto rispetto e possa quasi essere un’arte, se me lo si permette vorrei porre un quesito, avanzare una tesi e portare le mie conclusioni:
Sprecare, a dir poco, chili di alimenti scartandoli perché sono solo un qualcosa che (oggettivamente) non fa altro che strozzarti e rovinare il sapore è di buon gusto?
Un’opinione è e sarà sempre un’opinione e, in quanto tale, va rispettata; condividerla è tutto un altro paio di maniche.
Io resto per il buon vecchio ciuffo di peranna, per i frutti di bosco saggiamente adagiati per dare vita a forme e contrasti cromatici su una crema fatta come dio comanda, per i colori contrastanti delle crostate nei ricami di pasta frolla e marmellate o creme colorate, per quelle mele sopra a una torta soffice che asciuga e raffredda sul tagliere tondo, per quel profumo che una pasta di zucchero non potrà mai e poi mai avere, perché a me di come appare una torta fondamentalmente non me ne frega un cazzo, deve farmi immergere in un mondo soffice e delicato e deve stupirmi con i suoi sapori contrastanti ma ben legati. Perché una torta o un dolce, di qualsiasi tipo, forma o fattezza deve conquistarmi prendendomi per la gola e non voglio che si lasci mangiare con gli occhi. Si possono mantenere colori, forme e facce stupite pur senza eccedere nel ricoprire o nel trasformare, non si demonizza nulla qui ma si cerca di contenere il cosiddetto “effetto valastro”: un misto pastrocchiato di colori e di non sapori che sfocia in un’accozzaglia di figure, oggetti griffati e gioielli (dalle “torte” più allucinanti alle grigliate con ananas e vodka perché questa è cucina italiana).
Avevo poco più di 4 anni quando mi è stato insegnato: “mangia con la bocca, non con gli occhi”, oggi a quasi 23 cucino, mi diverto, sperimento e cerco di trovare un equilibrio tra i sapori nelle quattro mura della cucina piuttosto che dare al cibo una forma regolare e ricoprirlo di colori finti e plasticati; nessuno è perfetto e io men che meno, non mangio di tutto e alcuni sapori mi sono ancora ostici, ma non per questo li ricopro di pasta di zucchero.
P.S. se è pieno di eccessi non è pasticceria classica; si tratta di un eccesso uguale a quello che sta rovinando quel poco che c’è di buono nel cake design.
Partendo dal preconcetto che mettere in dubbio lo scopo decorativo e il gran lavoro che sta dietro al modellare della pasta di zucchero sia di tutto rispetto e possa quasi essere un’arte, se me lo si permette vorrei porre un quesito, avanzare una tesi e portare le mie conclusioni:
Sprecare, a dir poco, chili di alimenti scartandoli perché sono solo un qualcosa che (oggettivamente) non fa altro che strozzarti e rovinare il sapore è di buon gusto?
Un’opinione è e sarà sempre un’opinione e, in quanto tale, va rispettata; condividerla è tutto un altro paio di maniche.
Io resto per il buon vecchio ciuffo di peranna, per i frutti di bosco saggiamente adagiati per dare vita a forme e contrasti cromatici su una crema fatta come dio comanda, per i colori contrastanti delle crostate nei ricami di pasta frolla e marmellate o creme colorate, per quelle mele sopra a una torta soffice che asciuga e raffredda sul tagliere tondo, per quel profumo che una pasta di zucchero non potrà mai e poi mai avere, perché a me di come appare una torta fondamentalmente non me ne frega un cazzo, deve farmi immergere in un mondo soffice e delicato e deve stupirmi con i suoi sapori contrastanti ma ben legati. Perché una torta o un dolce, di qualsiasi tipo, forma o fattezza deve conquistarmi prendendomi per la gola e non voglio che si lasci mangiare con gli occhi. Si possono mantenere colori, forme e facce stupite pur senza eccedere nel ricoprire o nel trasformare, non si demonizza nulla qui ma si cerca di contenere il cosiddetto “effetto valastro”: un misto pastrocchiato di colori e di non sapori che sfocia in un’accozzaglia di figure, oggetti griffati e gioielli (dalle “torte” più allucinanti alle grigliate con ananas e vodka perché questa è cucina italiana).
Avevo poco più di 4 anni quando mi è stato insegnato: “mangia con la bocca, non con gli occhi”, oggi a quasi 23 cucino, mi diverto, sperimento e cerco di trovare un equilibrio tra i sapori nelle quattro mura della cucina piuttosto che dare al cibo una forma regolare e ricoprirlo di colori finti e plasticati; nessuno è perfetto e io men che meno, non mangio di tutto e alcuni sapori mi sono ancora ostici, ma non per questo li ricopro di pasta di zucchero.
P.S. se è pieno di eccessi non è pasticceria classica; si tratta di un eccesso uguale a quello che sta rovinando quel poco che c’è di buono nel cake design.
Anche io d’accordissimo con LU.C.I.A…. ci sono torte e torte, personalmente utilizzo basi italiane fatte alla maniera classica con olio di gomito e pasta di zucchero prodotta in Italia, da ditte che forniscono gran parte delle pasticcerie della mia zona…
Ci sono anche pasticcerie che usano prodotti già pronti per massificare la loro produzione… allora cosa è peggio? Un pan di spagna fatto a mano con copertura in pasta di zucchero di qualità o una torta fatta con un pan di spagna “in polvere” ed una crema rinvenuta?
Penso che sia fondamentale che ognuno faccia il suo lavoro e bene, dopodichè sarà il cliente finale a valutarne la qualità.
ma una bella torta fatta in casa che non sia da esporre in vetrina e per la quale non servi un corso per tagliarla e dividerla ai commensali? perché vorrei capire come cacchio dividi una torta a forma di SCARPA a 10 persone.
e basta con ‘sto cacchio di pandispagna. non esiste solo il pandispagna con la crema.
Sono d’accordo anch’io , pienamente!!! Faccio torte decorate da 20 anni, ancora non se ne parlava di cake-design e ho sempre usato la pasta di mandorla che in tanti casi ha ulteriormente dato del sapore al dolce! E come dire che una bella donna è fatta dai suoi vestiti, no, li togli e rimane sempre una bella donna. La decorazione aiuta a sottolineare un dolce di festa!Non ti piace la deco, allora la togli!!!!
Questa è solo l’opinione di chi non si tiene al passo con i tempi!!!…Le torte di pasticceria tradizionali esistono ancora(fortunatamente!!!), ma con loro esistono torte che noi in italia abbiamo adeguato ai nostri gusti, che sanno fare la gioia di un bambino o di un adulto e soddisfare allo stesso tempo anche i palati più esigenti!. Non è scritto da nessuna parte che una cosa bella sia cattiva, dipende da chi le crea !…Perciò……….ben venuto al cake design!
Grazie per il tuo commento!
ahi ahi ahi, brutta cosa l’invidia! divora le persone……Queste sono solo le considerazioni di coloro che sono spaventati dal cake design e si aggrappano alle loro tradizioni poichè sono consapevoli di non conoscere questo nuovo mondo!!
Menomale esistono anche pasticceri fantastici che affiancano le bravissime cake designer dandoglil’occasione di decorare le proprie torte, ammettendo di NON ESSERE IN GRADO DI DECORARLE LORO!!!!!!!!!!
Se solo i pasticceri con un po’ di umiltà riconoscessero i loro limiti e si facessero affiancare dalle decoratrici invece che denigrarle (come la volpe con l’uva) sono sicura che si potrebbero fare cose meravigliose!
finche la religione e la politica non si uniscono…. saranno le guerre… anche qua- finche i pasticceri non si adeguano ai cambiamenti- non acceterànno che con il gusto e la qualità il mondo vuole IL NUOVO DESIGN!!!! ma in tutto- in mobilificcio, in moda, in cucina e nella pasticceria…. sarannò sempre questi dibattiti inutili…. anche il mio nonno barbotta e odia sia il computer sia il telecomando ahaha! CARI PASTICCERI! ANDATE A FARE I CORSI DI CAKE DISIGN , MODDELING… COSI ARRICCHITE LA VOSTRA ARTE CLASSICA e farete un passo avanti! vi conviene! quelli pasticceri che l’ho stanno facendo già non hanno perso niente…. e non avranno mai ne la depressione ne invidia
Se mangi come scrivi, peró…
Sentir paragonare il design prodotto e il cake design scusatemi ma non si puo’. Il Design, quello vero, nasce con l’idea di rendere dignita’ alla funzione, la mette sullo stesso piano della forma, abolisce l’orpello e la decorazione fine a se’ stessa e valorizza gli elementi funzionali, quelli che in pasticceria sono gli ingredienti. Il cake design o piu’ propriamente la cake decoration e’ l’analogo degli stucchi barocchi, una fase da cui e’ necessario passare per andare avanti. Con il Design non ha niente a che fare. Per. Favore.
Grazie Chiara per il tuo importante contributo!
io credo che la verità sia nel mezzo. In effetti i pasticceri dovrebbero adeguarsi ma non necessariamente andare verso la pasta di zucchero. forse bisognerebbe essere più precisi perchè cake design non è solo pasta di zucchero. Io credo che una torta debba essere bella ma non bisogna confondere le cose. Purtroppo oggi i pasticceri (non tutti) dovrebbero quanto meno aggiornarsi e non proporti sempre una mille foglie con panna per il compleanno…
Veramente ci sono tanti tipi di pasticceria e ciascun pasticcere declina la propria a modo proprio. Chi si specializza nel cioccolato poi lo userà anche molto per le decorazioni e le sculture, chi è affascinato dallo zucchero si concentrerà sulle creazioni in zucchero. Esistono anche le torte moderne, la scelta non è mica solo tra millefoglie o cake design, il mondo è fortunatamente moOolto più vasto.
seee invece il banalissimo pandispagna con la banalissima crema, coperto da taaaaaaaaaaaanta pasta di zucchero, con qualche stecca qua e là per tenere la torta in piedi e la base in plistirolo è il massimo della vita, non è vero? Eh si, basta che abbia la forma di UFO e colori psichedelici..
almeno mettete i cetrioli sottaceto sotto,. per bilanciare tutto quel dolciume.
fare un corso di lingua e grammatica italiana? e magari non scrivere tutto maiuscolo, che corrisponde a urlare?
appoggio in pieno!!
Grazie per il tuo commento!
Condivido pienamente il Manifesto, rispetto per il cibo, ma anche per l’Essere che se ne nutre.
Piacevolezza del dolce, bontà degli ingredienti.
Inusitate iperboli gustative, nella semplicità di Dolci magistrali, in un’arte semplice e vieppiù sofisticata.
Grazie per il tuo commento!
Io credo che sia la Sugarcraft (Cake Design è innanzitutto un termine sbagliato da usare) che gli altri tipi di pasticceria possano tranquillamente convivere tra loro. Il problema delle torte decorate è che in Italia sono fatte male e sembrano essere alla portata di tutti proprio perché qui è solo una moda recente e i veri professionisti ancora sono pochi, o spesso il Cake Designer o Cake Decorator non ha nozioni di pasticceria e quindi queste torte non le sa fare. Altrove c’è comunque una tradizione consolidata di questo tipo di torte e vengono fatte meglio (che possano piacere o meno è un altro discorso, si tratta comunque di gusto personale). C’è posto per tutti, come possiamo trovare il fast food o il ristorante a 5 stelle l’uno accanto all’altro, così è possibile far convivere sia la Saint Honoré che la torta decorata con la pasta di zucchero. E se un pasticcere è davvero bravo, saprà benissimo coniugare entrambe le cose, perché far sì che una torta decorata sia anche buona da mangiare non è una missione impossibile.
Grazie per il tuo commento!
CODESTO è un commento davvero equiibrato, in tema col discorso, scritto in un italiano corretto (sic) e in linea con la mia opinione.
mi associo senza remore
Hai espresso il mio pensiero. La Sugarcraft e’ un tipo di pasticceria molto comune nei paesi anglosassoni. Qui in UK (dove vivo) e’ la classica torta da matrimonio. Piu o meno pacchiana a volte, molto belle da vedere altre, buone in certi casi, solo dolci e pesanti altre. Credere poi che tutto cio’ che e’ fatto in Italia sia meglio e’ un atto di presunzione ridicolo. Molti chef di fama internazionale non sono italiani. Credere che la pasticceria italiana sia unica e fermarsi a quello e’ riduttivo per un professionista. Come dire che la crostata sia la torta per eccellenza. A parte la possibilita di fondere stili e tecniche credo che la Sugarcraft possa sopravvivere insieme a tutte le altre specialita.
concordo pienamente
io credo che queste torte così belle e decorate e di tutte le forme siano bellissime.E non è vero che sotto la pasta di zucchero le torte non sono buone, dipende da chi le fà.Io per esempio ho questa passione e per la famiglia le faccio riuscendo anche bene e vi assicuro che le torte sono squisite, non sono secche e sono morbide.Ciò non toglie che la pasticceria tradizionale è un’arte e chi fà queste torte deve avere prima la passione per la pasticceria vera e propria e poi per il Cake Design.Ciao a tutti
Grazie per il tuo commento!
Ma per cortesia parlare per partito preso senza cognizione di causa solo perché c’è gente che nn sa evolversi e tenersi al passo con i tempi lei critica parlando di pan di Spagna ecc ecc ma perché le torte classiche nn sono fatte con pan di Spagna crema pasticcera o al cioccolato?? Be che c’è di così abominevole se oltre al gusto si unisce anche l”estetica?? Nn facciamoci ingannare sempre da preconcetti delle torte americane!! Che poi alla fine anche quella è una questione di gusto personale. Il cake design e solo l’arte , perché di arte si tratta, di rendere una torta buona anche bella
Grazie per il tuo commento!
C’è sempre una via di mezzo, c’è chi si improvvisa, c’è chi trasforma un decoro in una torta, c’è chi abusa di coloranti e marshmellows… c’è anche chi si impegna perchè il pandispagna sia naturale e perfetto, la bagna naturale e gustosa, la farcitura tradizionale e libidinosa, perchè, diciamocelo.. alcune sono immangiabili e fatte con paste di zucchero industriali e ingredienti inquietanti.. ma alcune meringate congelate, sei litri di panna e mezzetto di meringa non è che mi facciano impazzire. Il cake design in realtà è tutt’altro che alla portata di tutti, è l’arte del decorare una torta ( e non pasticceria…) è un’arte che presuppone passione, amore, abilità manuali, occhio, pazienza, tempo.
Il difetto della pasticceria nostrana è che troppo spesso la torta è per davvero “un tanto al chilo”… il difetto di quella estera è che magari è “eccessivamente bella”. Ma perchè non coniugare le due cose? I latini dicevano “in medio stat virtus” e rimane una cosa saggia. Per il resto… è commercio.. il cake design come lo presentano oggi è un’arte di prodotti preconfezionati e stampini… è deprimente, come lo sono le buste per fare il bucellato.. nè più nè meno… è una moda, alla fine rimarranno fuori i pasticceri, e gli artisti.
Grazie per il tuo commento!
Pienamente d’accordo! Innanzitutto non ci confondiamo: i decoratori decorano, non sono pasticceri! Ciò non toglie che personalmete è da quando ho 9 anni che cucino dolci, con passione e venero la pasticceria! Quella vera, però! Quella degna di rispetto! Perché non veniamoci a raccontare che tutto quello che avviene in tutte le pasticcerie tradizionali è “buono, pulito e giusto”! Perché i semilavorati industriali che permettono a chiuque di tirar fuori un panettone o una “choux” a regola d’arte senza fatica non sono altrettanto deplorevoli?! Lo sono di più, a parer mio! Provate a sfogliare una rivista di pasticceria e vedete se le pubblicità di cui è infarcita non vi fanno venire la tristezza!!
I coloranti (ahimè) sono la mia unica deroga, solo perché non si riescono a trovare quelli naturali (e li ho cercati molto, ve lo assicuro!), ma domandiamoci se una sottile striscia di pasta di zucchero colorata su una fetta di torta magiata un paio di volte all’anno (sempre che la si mangi: è una decorazione!! Voi mangiate quelle “bellissime” e “buonissime” roselline di ostia che trovate sulla panna?? Io no!! Proprio come non mangio la pasta di zucchero!) sia il male… oppure se il male vero è quello che mangiamo 365 giorni l’anno, disattenti, con poca voglia di leggere le etichette dei prodotti industriali che ci rifilano… E in pasticceria non abbiamo mai usato i coloranti? DAVVERO?? io non sono pasticcere! Ma per le mie torte uso uova biologiche, farine bio e macinate a pietra, burro di quello buono, solo panna fresca, e pasta di zucchero fatta da me… e la mia esperienza di anni e la mia voglia cotinua di sperimetare… non sarò, né mi definirò mai pasticcere, ma che si generalizzi e si dica che chi fa torte decorate non ama il cibo né lo rispetta… perdonatemi, ma non lo accetto! Io poi, che panifico con il lievito madre…
Al mondo c’è posto per tutti! Dov’è il problema??? Ti piace? Ok – Non ti piace? Ok, c’è la pasticceria classica. Non capisco il motivo per manifestarsi contro, ognuno sceglierà quel che più ama!
Grazie per il tuo commento!
“Il manifesto del cake design”????…..non credo proprio. …innanzitutto il pan di Spagna col cake design nulla c’azzecca e se foste meglio informati prima di parlare sarebbe cosa gradita…E in secondo luogo posso garantire che fatico da molto tempo a capire il gusto di una crema “di pasticceria”…se non fossero COLORATE di giallo o marrone sfiderei chiunque a distinguere la vaniglia dal cioccolato. …E poi dico, vi piacerebbe….ma vi piacerebbe tanto davvero che il ” cake design” fosse ” alla portata di tutti”….la verità è che LA VERA ARTE del cake design è in mano a pochi eletti e a voi non resta che rosicare e cercare di seppellirlo sotto montagne di parole amare ,cannoli alla crema e bignè!
Grazie per il tuo commento!
Si è anche dimostrato che si possono fare torte belle fuori e buone dentro..
Non tutti usano basi americane o inglesi..non facciamo di tutta l’erba un fascio..la pdz si può anche scansare,se proprio non piace,..come i canditi nel panettone, ma il resto è buonissimo..
Lasciamo questi intrugli al Boss delle Torte e company..noi qui vogliamo mangiare bene e all’italiana..ma ci divertiamo a decorarle embè??
..E poi, niente niente state a rosicà? Perchè non ci avete pensato prima, voi del mestiere? E perchè adesso fate corsi di cake design per stare al passo con i tempi ??
Quando la volpe non arriva all’uva, dice che è acerba eh…
eddai su..che c’è spazio per tutti!!! ^__^
“odio” è una brutta parola..
Peace and Love friend!! ^____^
Riconosco che la pasticceria, fatta bene, è arte, ma anche lavorare lo zucchero fondente con il termine sugarart è un’arte se fatta bene..in alcuni casi ci si improvvisa e questo fa pensare che tutti siano degli incompetenti e chi fa torte decorate stende giusto una coperta di zucchero su un mediocre pandispagna, beh non è cosi..parlo personalmente e dico che prima di affrontare questo campo ho seguito un bel po di corsi professionali e poi ho iniziato a realizzare un qualcosa che soddisfacesse prima me ottenendo dei dolci non solo belli da vedere ma goduriosi anche nell’assaggio..in Italia non siamo “avanti” come in america ed inghilterra e c’è la cultura del pandispagna contro le basi ricche di burro che usano loro (io nn li preferisco molto) quindi si ricrea una torta nazionalista ma con decorazioni personalizzate..vogliamo parlare poi della pulizia e sicurezza nei laboratori e delle materie usate per realizzare le “favolose” creme che producete?? io ho visto sacchi di polvere di uova e sinceramente nn mi ha dato tanto l’idea del buono per non parlare della pulizia che scarseggia alla grande..vabbè mi fermo qui ma ce ne sarebbero di cose da aggiungere..
Caro pasticcere, già che lei ponga la questione sul fatto che la pasticceria fosse cosa di pochi la dice lunga…forse credeva che nessuno facesse buone torte di casa belle pannose e cremose e venissero tutti da lei o dai suoi colleghi? Perché, perdoni, ma considerato anche il periodo contingente, i prodotti da pasticceria che ti costano un occhio al chilo, e onestamente dal sapore sempre uguale, non son proprio da preferire ad una sana infornata di pan di Spagna casalingo o di una bella torta millefoglie fatta in casa…si perché forse lei non sa che anche chi non è pasticcere si può fare una bella sfogliata con olio di gomito e creme senza preparati liofilizzati. Sul decoro poi…chi lo ama lo fa chi lo ama lo mangia…chi non lo ama non lo fa e/o non lo mangia…è evidente che la cosa e’ e resta un problema solo suo…o di chi come lei non è in grado di coniugare il buono con il bello. se si sceglie di rivolgersi a meni esperte (come non nego lei possa essere) è indifferente che ci sia la pasta di zucchero o la panna. cio che si vuole è sapere cosa si mangia. se devo scegliere tra una torta buona e normale e una buona ma che soddisfa anche l’occhio per determinate occasioni, bhe scelgo la seconda. con buona pace sua e di quelli, coma sopra detto, che non arrivando all’uva dicono che non è buona….
senza considerare che anche tra i normali pasticceri ho avuto modo di mangiare cose inenarrabili…quindi prima di porsi cosi nei confronti del cake dasign che alla fine è decorazione, si scagli contro chi invece ha abusato del termine “pasticecria” mettendo sul mercato prodotti indefinibili e rovinando la piazza di veri e bravi professionisti. lasci che ogni uno decida per se come volere una torta fuori e consideri il fatto che buona deve essere buona indipendentemente da come si presenta.
ahi ahi ahi, brutta cosa l’invidia! divora le persone……Queste sono solo le considerazioni di coloro che sono spaventati dal cake design e si aggrappano alle loro tradizioni poichè sono consapevoli di non conoscere questo nuovo mondo!!
Menomale esistono anche pasticceri fantastici che affiancano le bravissime cake designer dandoglil’occasione di decorare le proprie torte, ammettendo di NON ESSERE IN GRADO DI DECORARLE LORO!!!!!!!!!!
Grazie per il tuo commento
Concordo in pieno con chi parla di invidia…. che tristezza vedere pasticceri che si definisco esperti spaventati da questo modo di concepire IL DECORO di una torta e non la torta stessa! Che non si possano vedere è un’opinione strettamente pesonale che non condivido e che anzi penso sia dettata dall’invidia di non saperle decorare. D’altro canto il cake designer per quanto mi riguarda deve essere anche e sopratutto un buon pasticcere, a meno che no si occupi solo ed esclusivamenye di decoro… l’idea è quella di creare torte belle ma buone! Chi rimane ancorato all’abitudine senza dare uno sguardo alle novità è destinato ad avere una visione cieca delle cose, a maggior ragione se di pasticceria si vive bisognerebbe sfruttare la moda per vendere…. e comunque…. IL CAKE DESIGN ESISTE DA SEMPRE!! Prima col marzapane, poi con la pdz… prima di dire corbellerie quantomeno informatevi….
Grazie per il tuo commento!
Le mie torte in pasta di zucchero sono buone oltre che belle, io sono una perfezionista e non darei mai da mangiare torte crude o di scarsa qualità. Io credo che bello e brutto sia soggettivo ed evidentemente se il cake design è tanto di moda significa a moltissimi che piace e lo trovano bello. Inoltre, in molti quando mangiano le mie torte o dolci vari (non faccio solo torte decorate, ma anche cupcake, macarons, cioccolatini o semplici crostate, meringhe, ecc…) mi chiedono perché non apro una pasticceria e la mia risposta è: “Perché non sono una pasticcera…”. Io credo che la pasticceria classica è un’altra cosa dal cake design, ma questo non significa che una torta di cake design non possa essere anche un’ottima torta, proprio come non è detto che un semplicissimo bignè di pasticceria debba per forza essere un buon bignè. Ci sono molte pasticcerie che non sanno fare, non dico le torte, ma nemmeno i biscotti!
scusate ma qua’ devo intervenire ella mia citta’ c’e’ una rinomata pasticceria che fa’ le torte in pasta di zucchero e sono belle ma quando sento dirmi che la torta e rimasta tutta perche’ immangiabile allora dico ….pasticcere ? ma dove…. io pure le faccio e sono quelle con le farciture classiche e bagne quindi belle morbide ..nessuno si mai lamentato anzi hanno avuto modo di fare il confronto con questa pasticceria e mi sono fioccati complimenti da tutte le parti .
Ditemi a questo punto chi e’ il pasticcere …io seguo le ricette tradizionali e alimenti freschi i pasticceri usano molti preparati e non ditemi che non e’ vero ….purtroppo ho avuto modo di vedere con i miei occhi e sono rimasta profondamente delusa …cio’ non vuol dire fare di tutta l’erba un fascio ci mancherebbe …ma dire che il cake designe e’da abbolire perche’ non buono e’ assurdo dipende da chi e da come le fa’ ..fare anche qua’ di tutta l’erba un fascio non e’ giusto…
Be’ mi associo anch’io e spero sta’ terribile moda finisca presto.Per carita’ all’inizio ci stava qualche fiore in pasta di zucchero,un simpatico animaletto o la coppia nuziale da prendere a morsi,ma ci sono certi improperi di torte che proprio non capisco.Evviva gli sbuffi e ricci di panna,magari con qualche goccia ti colorante per dare un po’ di movimento ma pur sempre piu’ naturali e tradizionali!
Ma poi matutto quello zucchero utilizzato non solo e’ uno spreco di soldi ma rende la torta inmangiabile secondo me!
Grazie per il tuo commento!
In linea di massima ti do ragione.
Non si può però fare di tutta l’erba un fascio. tutto ciò che è sotto il decoro immangiabile? non sempre è così.
Io dedico tanto tempo a quella che è “la torta” e aggiungo altro tempo a coprirla di fiorellini.
quelo che si vede è bello, quello si mangia è altrettanto buono.
Sono una persona golosa, amo i dolci e le pasticcerie sono i miei luoghi prediletti. Vorrei fare la pasticciera se non fossi una negletta agente di viaggio. La pasticceria è un arte meravigliosa e rigorosa. Confesso che in un primo momento sono stata abbagliata dal cake design, che ho anche provato, ma non molto dopo ho capito che tutta la fascinazione verso questa nuova disciplina altro non era che amore per l’architettura e la scultura. Personalmente ritengo che ci siano grandissimi cake designer e che possano essere paragonati a grandi scultori, artisti dell’arte figurativa, ma per me la pasticceria è altra cosa. Su una torta di cake design non mi butterei mai a capofitto come un foca in amore come potrei fare senza problemi di fronte ad una millefoglie chantilly o ad un Montebianco. Insomma, per spiegarmi meglio, la pasticceria è la Bellucci, il cake design è Carla Bruni!
Sottoscrivo in pieno il manifesto!
Grazie Patty, apprezzo il tuo commento!
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Mi associo, le trovo anche antiigieniche, dover mangiare una cosa che hanno toccato tutti con mani pulite? Chi può dircelo? Viva le nostra pasticceria italiana, le americanate lasciamole oltreoceano. Certo, il business che c’è dietro….
Grazie per il tuo commento!
No, anche io non sono troppo d’accordo con questa presa di posizione: è vero che è una moda, e come tutti i fenomeni di questo tipo, finisce per dilagare ovunque tanto da diventare anche troppo ridondante. Però, non per questo va demonizzata: ci sono torte di cake design buone e torte solo burro e coloranti…ma anche tra le meringhe ed i millefoglie ci sono quelli buoni e quelli che sono solo dolci e pannosi e senza sapore! Non è un problema del tipo di torta, ma di chi la fa.
A me piace di tanto in tanto fare queste torte, per qualche ricorrenza particolare, facendole in casa con ingredienti buoni e usando delle farciture tradizionali tipo la ganache al posto della crema di burro.
Che poi, ormai si trovino ovunque, che chiunque organizzi corsi anche se non ne ha le capacità e che ci sia chi le vende in modo non tanto “regolare” è altrettando vero, ma non per questo il fenomeno di per se va deomonizzato.
Io, per esempio, sono orfana di quelle belle bignè grandi che da bambina si compravano per il pranzo della domenica, quelle in cui ci affondavi i denti nella crema della farcia interna. Poi, negli anni ’90 sono scomparse: solo mignon che manco ti bastano ad arrivare a metà dell’esofago!
Allora? di chi è la colpa? perchè i pasticceri tradizionali si son messi a far mignon? Anche quella è moda…ed a me non piace, voglio la mia grande bignè al cioccolato!!!
Buongiorno. Ho letto quasi tutti i commenti riscontrando affinità da entrambe le parti. Credo che saper preparare una “buona” torta sia la base poi vengono il decoro o il disegno. I tempi cambiano e con loro le mode. Chi sa preparare una buona torta può apprendere l’arte del decoro e aumenterà la sua conoscenza. Purtroppo il problema non è solo negli ingredienti ma in “chi” la prepara e “come”. Da qualche anno mi sono avvicinato alla cucina e ho frequentato diversi corsi. Chi frequenta la mia tavola si complimenta e per me ogni occasione di imparare qualcosa di nuovo è importante e gratificante ma…non mi definisco e non mi ritengo pasticcere o chef. Oggi basta accendere la TV e se ne trovano tanti. Il Cake Design per me è una specializzazione che deve aggiungersi al saper preparare le torte e non viceversa. Saluti, Matteo
Grazie Matteo per il tuo commento!
E’ una moda orribile per chi non sa neanche cosa sia la pasticceria importata da paesi senza tradizioni in quel campo.
Passerà e presto torneremo a vivere senza quelle robe immangiabili e senza gusto.
Grazie Lydia per il tuo commento!
Personalmente le torte decorate le trovo molto carine ma se ho voglia di dolci penso ad un pasticcino alla crema con un bel ciuffo morbido e la granella di nocciole sopra … Lo trovo bellissimo e buono ! La buona pasticceria come tutte le arti soprattutto gastronomiche devono soprattutto essere serie
TI ADORO !!!! 😀
Sono d’accordo, ma sono per la libertà di scelta.
Io preferisco una bella crostata casalinga con la marmellata fatta in casa, una Tarte Tatin, stravedo per i dolci di ricotta.
L’unico cake design che contemplo è la Cassata Siciliana. Tutto il resto è noia….
COME DELL’ARTE NE ESISTONO VARIE FORME PENSO CHE ANCHE NELLA PASTICCERIA VALGA QUESTA REGOLA. CI SONO PASTICCERI CLASSICI CHE TENGONO ALTA LA CLASSE DELLA PASTICCERIA TRADIZIONALE(E ALTRI NO)E CI SONO CAKE DESIGNER CHE NELLA LORO DISCIPLINA FANNO ALTRETTANTO(E ALTRI NO). PENSO CHE SI DEBBA IMPARERA A CONVIVERE RISPETTANDO L’ALTRUI MODO DI ESPRIMERSI.
Completamente d’accordo!
Se penso alla torta più buona in assoluto della mia nonna non ha niente a che fare con queste torte verde smeraldo brillante che si vedono ora. Per me non sono belle, sono finte, estremamente dolci e per niente buone.
Portatemi una bignolata e mi fate l’uomo più felice del mondo!
Gentile Signore, venga a mangiare una fetta della mia ottima torta al cioccolato, bagnata al rum, farcita con ganache al pistacchio di Bronte e ricoperta di panna… Mi dirà poi se le rimane in gola o ne gradirà un’altra fetta! Flauzia Cake Designer
ma siete tutte bravissime, non c’è una che dice: faccio la cake designer e le mie torte fanno cagare! sotto la copertura metto i sottaceti, tanto con tutto quello zucchero di sopra non se ne accorge nessuno.
ma la tua torta ricoperta di PANNA fa parte del cake design di questo MANIFESTO? perché si parlava delle sculture di pongo qui
Mi dispiace che il Karl Marx della pasticceria italiana non sia riuscito a copiare una torta “facile” come lui pensa che sia… e si sia dovuto sfogare così! sarà l’andropausa…
Grazie per il suo acuto commento!
Vedere un pasticcere demolire quello che non conosce è una cosa molto triste. C’è chi ritiene la cassata siciliana stucchevole e disgustosa, e il fatto che in alcune ci sia della pasta reale verde (e badate bene viene colorata con i coloranti) non vuol dire che sia veramente cattiva. Solo ci sono gusti e gusti. Le torte in pasta di zucchero sono buone se fatte bene, sono indubbiamente mille volte più belle di quelle classiche proprio perchè permettono di realizzare splendide opere, che con 4 ciuffi di panna non puoi proprio fare. Ci vorrebbero dei professionisti, di quelli seri però, che si mettano in gioco per realizzare queste torte belle e buone. Certo il “professionista” si nasconde dietro il fatto che non sono buone per non dover imparare qualcosa di nuovo e di maledettamente difficile. I coloranti sono presenti anche nel cioccolato Kinder e in tutte le merendine che date ai bambini. Trovo che un manifesto del genere sia solo imbarazzante per chi lo scrive. Bisogna anche valutare che se vengono fatte queste torte è perchè piacciono ai clienti, sono loro che ci pagano l’affitto quindi accontentarli è obbligo, sempre se si è capaci. Chiara
Grazie per il suo commento e buon cioccolato Kinder a tutti!
Quindi se ce l’ha il cioccolato kinder (ovvero robaccia industriale) allora è professionale inserire i coloranti anche in un dolce che, essendo artigianale, dovrebbe eccellere in qualità degli ingredienti? Ma perpiacere, se questa è professionalità allora non vi stupite se gli artigiani veri poi vi ridono dietro.
In merito alla cassata è vero che contiene coloranti, ma è un dolce tradizionale nato in un periodo in cui la cultura alimentare non era certo quella di oggi. Strumentalizzare questo dolce come giustificazione per i vostri decori chimici è un maldestro tentativo di autoassoluzione.
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Sono ultra stra felice di conoscerti. Proprio oggi gironzolando su Facebook pensavo di scrivere un post sull’argomento. Io ho provato la pasta di zucchero, scenografica ma io la tolgo da tutti i dolci, orrenda, un gusto terribile. Sono d’accordo con te, la pasticceria è un’arte, uno studio e soprattutto non è cosa da tutti ma in realtà il cake design è lo specchio dei nostri tempi… tutto alla portata di tutti.
Io sono giunta alla conclusione che le torte in pasta di zucchero vanno bene solo per i compleanni dei bambini perchè in effetti il faccino che ti fanno quando vedono queste torte è impagabile! ti seguirò molto volentieri e aderisco al tuo manifesto! Valy di valycakeand.blogspot.it
Diciamolo che il cake design è per chi non sa usare in maniera decente gli ingredienti 🙂
Condividoooooo!!!!
Totalmente d’accordo con te. Avevo giusto aperto ieri sul blog http://www.onalim.it la gallery delle torte brutte ma buone. Una piccola provocazione contro il modaiolo cake design milanese. Tra l’altro il cake design non è solo un problema che riguarda la pasticceria. Il cake design è ovunque. Bell’articolo! Isabella
e poi scusate…è così bella la diversità!!! sono settimane che predico le tue stesse ragioni! sposa in toto l’idea!
Sempre detto! Quando ho voglia di fare dei pupazzini, “gioco” con il fimo. Ma i dolci non si toccano!! Il bello non è stravolgere la realtà, ma saper riprodurre una determinata ricetta con tutte le caratteristiche che la rendono fedele all’originale sia nel sapore che nella forma! Grazie!
Io sono convinta che la ragione stia nel mezzo!
Come al solito, in Italia, ci siamo fatti prendere la mano dalla moda americana del boss delle torte.
Ormai non si vede altro: in tutti i supermercati forniti c’è il reparto del cake design, per non parlare dei negozi di casalinghi, e si è un po’ abbandonata la tradizione della pasticceria classica.
Indubbiamente una buona torta sarà sempre tale, se poi viene arricchita da qualche decoro anche l’occhio ne è felice, ma ora si sta veramente un po’ esagerando.
Personalmente mi piacerebbe una buona torta ben decorata ma per occasioni particolari e non per tutte le domeniche, dove anche una semplice torta alle mele potrebbe fare bella figura.
Rimango indubbiamente incantata di fronte a certe torte che sono uno spettacolo, ma ora sembrano esserci solo quelle……
Forse, come al solito, la bilancia deve trovare il suo equilibrio! 🙂
(Il messaggio perdonatemi ma verrà diviso in 2 commenti poichè ho la brutta abitudine di scrivere dei romanzi)
Preavviso che io non sono ne un pasticcere ne un cake designer.
Per quanto riguarda il manifesto non posso dire di trovarmi d’accordo con tutti i suoi punti seppur comprendo il messaggio che voglia mandare.
Prendo ad esempio questa frase: “Il bello non per forza è buono, il cake design è per di più brutto.”.
Una frase del genere credo tenda troppo a generalizzare poichè come hanno detto in molti non bisogna far di tutta l’erba un fascio…e che il cake design sia brutto mi pare una contraddizione poichè l’oggetto di cui si parla e volto principalmente all’estetica (ovviamente parlo di chi realmente ci sappia lavorare).
Qual’è il problema allora? Come per tutte le cose credo che si giri intorno ai concetti di uso/abuso e meritocrazia in senso lato.
Andiamo ad analizzare i commenti e gli autori degli stessi all’interno di questo blog.
Da quel che ho notato è che spesso coloro che si definiscono cake designer si confrontano definendo la parte opposta “pasticceri” mentre altri parlano invece del cake design come “l’evoluzione della pasticceria”.
Ovunque però (non solamente in questo blog) ho notato che pochi si firmano “tizio il pasticcere” e molti invece orgogliosamente concludono i propri pensieri con “caiocakedesigner”.
Per coloro che parlano di evoluzione della pasticceria beh…credo sia parecchio presuntuoso definire un’abilità decorativa (manuale) un evoluzione.Credo che molti abbiano dimenticato che la pasticceria tratta pasticcini, torte, biscotti, praline, cioccolatini, canditi etc etc etc.
La pasticceria è un arte, un arte del gusto per cui il pasticcere allo stesso identico modo del cuoco passa il tempo a creare qualcosa che debba colpire la lingua e non l’occhio(che poi..”anche l’occhio vuole la sua parte”beh,quello è un discorso a se poichè a mio avviso un cannolo siciliano è stupendo così com’è senza che gli si cerchi di care un volto ).
Cosa vedono quindi i pasticceri?..Vedono un settore del loro campo(le torte) venir trasformato da chi pasticcere (per la maggior parte) non è.Vedono un estraneo che capovolge l’ordine delle cose.Qualcosa che deve essere buona ….e anche bella si trasforma in qualcosa di bello ….e anche buono( il che da un certo punto di vista fa riflettere perchè si parla pur sempre di cibo.
E’ indiscutibile che il cake design sia una moda,la moda del momento…e non lo dico io..lo dicono i 1000 programmi televisivi a riguardo e primi di tutti i 1000 cake designer o ancor meglio le 1000 persone che da un giorno all’altro hanno deciso di rivestire tale etichetta.(continua nel commento sotto)
D.P
(continua..)
E questo possiamo dire sia la parte riguardante l’uso e l’abuso di questo concetto…cui collegato è lo stesso concetto di meritocrazia.
L’abilità del pasticcere stà nella cultura culinaria..intesa come l’assimilazione di modi,ricette,tecniche di creazione di dolci,tutte cose che necessitano tempo e dedizione.
L’abilità del cake designer stà nella pura e semplice creatività e abilità manuale il che ha allo stesso modo un enorme valore (sempre parlando di chi davvero ci sappia fare).
Riassumendo ironicamente quello che secondo me può essere il messaggio di un pasticcere è :se si ha tutta questa passione nel modellare e nel creare perchè non ci si iscrive ad un corso di modellismo senza dover assoggettare gli ingredienti in una trasformazione dal BUONO al BELLO?
In conclusione però ci tengo a spezzare una lancia in favore del cake design che alla fin fine per quanto si pensi possa nuocere a quella che è l’arte del gusto (cosa che non fa)resta una forma d’espressione artistica e creativa cosa che secondo me va sempre e comunque accettata a prescindere da tutto.
Per cui….voi pasticceri non scaldatevi più di tanto perchè nessuno ruba il posto a nessuno.In mezzo a mille torte sfavillanti e dai colori sgargianti se io ho voglia di una crostata alla marmellata o del mio adorato cannolo siciliano state pur certi che una torta a forma di gattino non avrà su di me alcun effetto.E per i cake designer mi vien da consigliare invece un ateggiamento leggermente più modesto poichè per quanto un’opera possa essere grandiosa bisogna sempre considerare che la sposa del cibo è la bocca e che una torta per quanto bella finirà per esser mangiata per cui il sapore prima di tutto. D.P
Mi sembra di stare in un sito di graffitari.Un goccetto di styling non è male oggi,adeguamoci ai tempi.Senza esagerare. Bella la forma ma non il contenuto?Sforzino…..:bella la forma E il contenuto.
Quanto sono d’accordo…
http://www.curvyfoodiehungry.it/?p=1526
Molto divertente! Pensa quelle unghie che a loro volta decorano torte…!
Hai colto nel segno: inforniamo una crostata e spegniamo il Boss delle Torte.
O forse il problema è che così le famiglie non sono più costrette a spendere centinaia di euro in pasticceria? Una torta di compleanno in pasticceria per 20 bambini costa tanto quanto tutto il buffet (E oltre anche); cosa c’è di male se le mamme si stanno attrezzando a fermare questo spreco?Con i tempi che corrono poi! E comunque non ho mai visto grandi differenze di consumo tra i bambini di torte casalinghe in pasta di zucchero e torte di pasticceria.I bambini la tolgono la pasta di zucchero se non piace!!!
ma le mamme non sanno più fare torte? dubito che quelle di zucchero colorato costino 2 euro.
Sono d’accordo anch’io.
Vuoi mettere una crostata con frutta, un tiramisù o una zuppa inglese.
Evviva la sostanza, non la forma.
Lorena (pasticciera per hobby e per passione)
Massima stima per l’autore
In linea di massima ti do ragione.
Non si può però fare di tutta l’erba un fascio. tutto ciò che è sotto il decoro immangiabile? non sempre è così.
Io dedico tanto tempo a quella che è “la torta” e aggiungo altro tempo a coprirla di fiorellini.
quello che si vede è bello, quello si mangia è altrettanto buono.
In linea di massima gli do ragione.
Non si può però fare di tutta l’erba un fascio. tutto ciò che è sotto il decoro immangiabile? non sempre è così.
Io dedico tanto tempo a quella che è “la torta” e aggiungo altro tempo a coprirla di fiorellini.
quello che si vede è bello, quello si mangia è altrettanto buono.
Vi rispondo da cake designer…trovo assurdo ancora questo remarci contro dei pasticceri.il cake designer dev’essere colui che studia assieme al cliente la forma ed i decori della torta,indiscussa protagonista di una festa.colui o colei che poi. fa o come nel mio caso studia assieme al suo pasticcere il modo di garantire la qualità della pasticceria italiana unendola allo stile anglossassone e credetemi che per un vero e ripeto VERO PASTICCERE PROFESSIONISTA nn dovrebbe essere cosi difficile ribilanciare un dolce in modo da garantire al cliente un prodotto di qualità. dall’ interno all’ esterno …. cari pasticceri statici sulle vostre quattro ricettine sappiate che noi designer studiamo molto per offrire sempre estetiche e prodotti nuovi e ricordate …. che la tradizione è in evoluzione … questa mia ultima la potrà capire solo un vero pasticcere che studia …. quindi signori bilanciate i vs dolci e rimettetevi in discussione perché qui il mondo va avanti.Valentina Graniero
classica risposta da classico vuoto intellettuale italiano…il cake design e’ una moda e come tale sparira’ (dio grazie),la pasticceria italiana,quella vera e’ rinomata in tutto il pianeta.il mondo andra’ anche avanti,ma se abbiamo tradizioni millenarie ancora attuali ,beh arrivaci da sola…un po’ di modestia perche’ se la natura ti ha dato talenti scultoreo/decorativi qui c’e’ gente che ha smazzato per anni,ore e ore per perfezionare le sue “4 ricettine”…ma fatemi il favore !!!
ti straquoto lurpak!
4 ricettine.. parla la cake designer che fa un pandispagna con la crema e lo copre di oggetti di zucchero.
Concordo!
Scusate,un’informazione…chi ha scritto esattamente il “manifesto”? Grazie mille! A.G.
L’ho scritto io, perchè?
Scusate…un’informazione e curiosità…chi ha scritto esattamente il “manifesto”? Ricordo di aver visto un post su fbook dove si citava il nome di un pasticcere,ma non lo trovo qui. Mi ricordo male? Grazie mille.
Ho risposto alla tua domanda, il manifesto l ho scritto io! Posso sapere il motivo della tua domanda?
MI ASSOCIO – Che soddisfazione trovare uno che la pensi come te! Sono arrivato a questa pagina mentre cercavo foto di torte CLASSICHE all’ italiana, anzi – parlando di queello che consco meglio – torte nuziali DECORATE A PANNA FRESCA come nella pasticceria Siciliana classica. Ma… non trovo nessuna foto… vedo CAKES… cakes…. Io vivo a Londra da tempo, e si sa… gli anglosassoni non hanno Pasticceria Alta come in Francia e in Italia… loro hanno i pudding come dessert, che sono fatti di pan imburrto e inzuppato in una crema bianca e poi infornato… o altre cose simili tipo “pappe dolci”. Poi per le occaioni hanno i (o si dice le?) CAKES… un pan di spagna farcito nel mezzo con qualcosa e ricoperto di marzapane per poi essere decorato come ti pare e piace. Pero’ io ero convinto, da tipico emigrato che pensa che l’Italia e’ ancora la bella italia, ero convinto che la pasticceria esista ancora… ma mi sbaglio, la pasticceria alta sta scomparendo, l’rte pasticcera, l’arte della decorazione con il sac a poshe, o tasca… Che pena, il modo ci invidia la nostra cucina e la nostra pasticceria, ma gli Italiani sempre piu vuoti di identita’ vanno a copiare gli americani…
Rimango fedele alla tradizione Italiana, che non ha nulla da invidiare alle “tradizioni” americane…
Non nascondo che ancora ora io sono pazzamente innamorata delle meraviglie fatte in panna o in glassa di cioccolato.
Sono una cake design, ma il mio principio (avendo frequentato una scuola di cucina, e non di cake design) è farle buone POI belle.
Le torte se non piacciono a me non vendo, se non sono bagnate non le vendo. Un po meno perfette di quelle che vediamo su real time, questo si.
Ma sono Belle e pure buone.
Non nascondo che realizzo anche torte in panna o altro 🙂 che le amo da impazzire.
Non facciamo di tutta l’erba un fascio :)..
In tutte le professioni, come nella vita, bisogna essere muniti di umiltà, intelligenza e voglia di imparare; mi meraviglio infatti delle parole di certi “professionisti” che siano pasticcieri o cake designers.
Obiettivamente ritengo che ogni argomento bisogna sempre essere valutato attentamente e osservato da tutte le prospettive, per cui, quando non se ne ha la conoscenza, sarebbe più dignitoso non parlarne neppure, figuriamoci buttarvi fango; continuando naturalmente a riferirmi ad entrambe le categorie.
Io per prima sono molto tradizionalista, ma non per questo devo affermare, per partito preso e per proteggermi, che la “terra è piatta e non rotonda”.
Esistono bravi pasticcieri e cattivi pasticcieri, così come esistono bravi cake designers e cattivi cake designers: il tutto in base ai gusti personali di ognuno di noi.
Sono invece d’ accordo sul volersi migliorare sempre, un cake designer potrebbe fare corsi di pasticceria e un pasticciere potrebbe fare corsi di cake design: la cosa intelligente da fare invece, sarebbe una collaborazione tra entrambi.
Detto ciò, odio l’ arroganza e la presunzione, soprattutto se sfocia nella maleducazione, quindi egregio pasticciere, per deduzione logica dal suo indicibile e poco professionale comportamento, leggo tra le righe la sua infantile assurda paura di essere soppiantato, paura che un bravo pasticciere non ha e non ha motivo di avere, quindi la cosa va al di là del cake design e della pasticceria: si è capaci o no, senza piangersi addosso e buttare fango sul lavoro altrui per risalire a galla!
Grazie per il suo commento, signor Anonimo!
Il problema (come in molte altre cose) è l’imitazione di massa senza cervello: l’Italia ha una tradizione culinaria anni luce avanti rispetto agli Stati Uniti, eppure in breve ci ritroviamo con frotte di mamme che gettano alle ortiche i valori della cucina casalinga, fatta di ingredienti freschi sani e naturali, per dare in pasto ai loro figli torte farcite di coloranti, conservanti, grassi idrogenati (come se non ne assumessero già abbastanza nel cibo industriale che troviamo in giro).
Non deve essere una crociata contro il cake design, ma contro l’assenza di cultura alimentare, che è una forma di ignoranza.
Da qui nasce spontanea una riflessione: può esistere il cake design senza fare utilizzo di coloranti, conservanti, grassi idrogenati e altri additivi chimici insalubri?
Ma qual è il senso di rispondere :”Grazie per il tuo commento” a qualunque post?
Spero vivamente sia un risponditore automatico..e anche così non ne vedo davvero l’utilità. Non è quella frasetta anonima che rende vivo o costruttivo un dibattito o uno scambio di opinioni.
Un manifesto non prevede discussione. Grazie per il tuo commento Oscurodetentore .
Mi associo! Odio il cake design come odio la chirurgia estetica..le bocche rifatte come canotti,le tette rifatte sono come torte superdecorate con dentro il nulla…nella vita come in pasticceria viva la naturalità…si può truccare un po per abbellire….ma non stravolgere..viva la bontà…
Io dico una cosa, il cake design fatto bene e con coscenza degli abbinamenti di sapori, colori e forme è una vera e propria arte, se voi lo criticate vuol dire che non comprendete a pieno l’arte della pasticceria… Quando uscirono le torte con forme di animali o altre cose successe lo stesso scandalo… Imparate a giudicare in modo oggettivo e non soggettivo… Se io vedessi una torta bellissima non potrei mai dire che non mi piace perché è fatta col cake design… Se poi al bel aspetto ci metti un gusto eccezionale allora sarebbe solo una ipocrisia non ammettere la bravura del lavoro stesso
è difficile capire l’arte della pasticceria fatta di pandispagna, crema e pdz… davvero difficile. ma dateci un taglio!
Come gran parte delle abitudini yankees il cake design è pura merda. Dolci insulsi, inutili, neppure meritevoli di stare sui tavoli delle feste per bambini.
Ho letto con piacere questo post. Ognuno ha le sue idee e i suoi gusti e per fortuna.
Penso che malgrado il cake design sia di moda e tutti ne parlino, pochi lo conoscono realmente.
Pasticceria e cake design NON sono la stessa cosa. È come paragonare un medico generalista e una levatrice o le olimpiadi di ginnastica e gli acrobati da circo.
Io sono cake designer, non pasticcera . So cosa succede di chimico nella pasta da zucchero, adattarla alla temperatura o al clima del posto, far tenere una torta di 5 piani ecc…
Un cake non è una torta e non si mangia come una torta . In America , ai matrimoni, prima si mangia il dessert ( pasticcere),poi si mangia una fettina di cake con i sposi ( cake designer ).
E poi bello non è per forza non buono ( dipende della professionalità della persona ).
Chi dice poi che la deco si toglie e quindi non serve a niente….. Anche la sposa ha il suo vestito da show…..e poi lo toglie 🙂
condivero’ sul.mio blog! grande
Non hai tutti i torti. Precisiamo, lo trovo carino il cake design, ma effettivamente un dolce non può essere composto solamente di pasta da zucchero. Può essere un decoro, una parte, ma non tutto. Può essere quell’elemento in più, un’aggiunta a qualcosa che però deve avere già una buona base. La virtù, come si usa dire, sta nel mezzo.
Sono allucinata dal suo Manifesto, che soprattutto si fa notare per la sua superficialità e che come motto ha “facciamo di un’erba un fascio”! Penso anch’io che molte di quelle torte bellissime e fantasmagoriche che si vedono non sono buone e sono probabilmente stucchevoli, ma non si può dire che siano tutte così! È come se dicessi che tutti i bignè fanno schifo dopo averne mangiato uno disgustoso in una pasticceria…suvvia non siamo ridicoli. Aggiungo anche che non posso sapere se davvero le torte di Buddy o altre che sembrano bellissime non siano buone, perché in fondo non le ho mai mangiate e posso permettermi di dirlo solo dopo averlo fatto. Il signore del post si è mai ” abbassato ” a mangiare tali dolci? Io mi diverto a fare torte e a decorarle, per hobby puntualizzo, come molti si diletteranno a suonare, a dipingere o a fare altro…e come molte hanno già commentato, anch’io uso il classico pan di spagna, le bagne e tutte le creme che userei per una torta da pasticceria classica (usiamo il termine che piace tanto a questo signore). Vorrei anche farvi notare che non esiste solo la pasta di zucchero, ma anche il cioccolato plastico che è, a differenza della prima, buonissimo, ma ahimè più costoso da fare. Denigrare tante persone perché si divertono a fare torte decorate mi sembra altresì allucinante, non avevo idea che la pasticceria fosse appannaggio solo dei professionisti! Allora signore e signori che cucinate a casa, forza chiediamo tutti insieme scusa a questo gentil signore che ci ha messo tutti al nostro posto. Ma allora mi chiedo anche perché debba cucinare a casa un piatto di lasagne o un risotto, visto che ci sono dei cuochi così bravi ed esperti!
Io sono fiera dei miei dolci decorati perché sono BUONI e BELLI e le assicuro che anche la pasta di zucchero è buona, perché la faccio io personalmente con le mie manine sante. Visto che di solito una persona non mangia metà torta ma una fettina, le assicuro che non risulta nemmeno così tanto stucchevole ed è ben lontana dall’essere stopposa, perché attentamente inumidita dalla bagna.
Ovviamente una persona può preferire la pasticceria classica (come l’ha definita), ma non dovrebbe denigrare così tanto il cake design. Personalmente a me piacciono entrambi e ci sono occasioni adatte per una e per l’altro.
Detto questo auguro buona giornata e buone feste,
Claudia
Non sono d’accordo: si può fare una torta molto bella e che abbia anche un’interno molto buono, anche se non è facile. Il Cake Design non è solo Design, ma anche Cake. Infatti un vero Cake Designer deve anche saper appagare il palato di chi gusta le sue torte, non solo gli occhi. Al bando mattoni di pan di spagna e creme al burro stucchevoli, ma torte soffici e creme golose. Non tutti sono capaci. Non tutti, infatti, sono veri Cake Designer.
Ho letto i commenti di tutti e li rispetto come tali…io sono siciliana e nata e cresciuta in mezzo alla classica pasticceria…fatta di crema pasticcera doc…e crema alla ricotta il must siciliano…però non posso dimenticare che fra i nostri must c’è anche la pasta reale…che può piacere o non piacere…quindi con la mia esperienza ho dato un’innovazione alla classica pasticceria…lasciando i sapori, gli odori, le fragranze ecc. ma dando un’aspetto nuovo..divertente…floreale e tutto da mangiare..se si vuole…oppure solo decorativo…ammetto che troppo zucchero diventa immangiabile…per cui sono riuscita a trovare il giusto connubio…le mie torte non sono per niente immangiabili…non risultano asciutte e zuccherose…ma sono proprio le classiche torte che prima rivestivamo solo di panna…!!! Ora mi rivolgo a te Andrea…se sei un vero pasticcere saprai che non puoi giudicare a priori e fare di tutta l’erba un fascio…del resto anche nella classica pasticceria ci sono torte immangiabili e troppo zuccherose…(tutto dipende dai vari gusti), concludo dicendo che fare torte artistiche è giusto se si sposa con una giusta professionalità ed esperienza pasticcera. Ho voluto rispondere a questo dibattito perchè sono molte le persone che appena arrivano in Sicilia la prima cosa che vogliono assaggiare ed acquistano sono i dolcetti di pasta reale.
rifacendomi a una tua affermazione ti dico che secondo me il web è un po’ come il cake design: ha dato la possibilità a tutti di dire la loro su ogni argomento, a volte con ottimi risultati, a volte un po’ meno.
credo che il tuo testo faccia parte del secondo gruppo; mi sembra sterile e francamente un po’ inutile, non perché io sia un’accanita fan o praticante del cake design, anzi ti confesso per nulla, ma perché generalizza e spara a zero su un settore che può piacere o non piacere, ma che va comunque rispettato e non demonizzato, soprattutto non in toto come ti sei inspiegabilmente sentito in diritto e in dovere di fare tu.
Io non so perché sparare cavolate su cose che non si sanno fare… Se volete VERAMENTE sapere come si fa una torta bella e buona guardate questo: http://torteatemalatina.blogspot.it/p/i-miei-tutorial.html .Pan di Spagna con bagna alla vaniglia, crema chantilly con gocce di cioccolato e copertura di cioccolato bianco….
E poi ditemi se le belle torte non sono anche buone!
PS: per i pasticceri che vogliono imparare l’arte del bello e del buono posso fare dei corsi personalizzati, così non avranno più scuse… 😉
E’ solo una moda ,e come tale e’ destinata a scomparire in breve tempo,l’arte della pasticceria rimarra’ in eterno anche in tempo di crisi.
Francamente trovo un enorme controsenso avere una torta decorata “all’inglese/americana” ma con gusti “italianissimi”. La nostra tradizione e’ ricchissima di dolci, se vogliamo produrre qualcosa di “italianissimo” in quanto a gusto, proponiamo un dolce della tradizione! Io sono una pasticciera, realizzo anche dolci decorati perche’ vivo e lavoro all’estero, e ho imparato in paesi dove prevalentemente chi acquista una torta ne sceglie una decorata..cio’ non toglie che anche per realizzare una torta “all’americana” BUONA DA MANGIARE, conoscere il prodotto e’ essenziale. Chiaramente per questo genere di torte si compromette un po’ sulle consistenze, ma io comunque lavoro su ricette tradizionali inglesi e americane, che rielaboro a seconda delle circostanze, e ottengo dei buoni risultati.
Io trovo che questa orda di “cake designer” in italia stia veramente penalizzando il lavoro dei professionisti! E mi dispiace ma davvero non credo che un corso di una qualunque “cake designer” basti per capirci qualcosa! Caspita, in Italia ci sono piu’ cake designer e corsi di cake design che compleanni… ma chi le compra queste (al 90% bruttissime) torte?!
Non sono d’accordo, come molti altri che hanno commentato.
Le torte decorate si usano solitamente per feste e ricorrenze, non dopo un pranzo tra parenti o come colazione al posto del cornetto. Ci vogliono ore per farle e decorarle e come ogni dolce possono essere fatte bene o meno. Tanti programmi propongono ricette semplici e sterili, ma in Italia la gente ha gusto e non ci vuole molto a sostituire una ricetta americana insoddisfacente con un buon pan di spagna all’italiana. Le torte si sono sempre decorate, con pasta di mandorle o decorazioni in ostia, anche stampate, spesso immangiabili.
Non tolgono spazio alla tradizione. Piuttosto bisognerebbe lottare contro l’80%’dei ristoranti italiani che a fine pasto sanno proporre solo dolci industriali confezionati e contro quelle pasticcerie che fanno pagare oro una torta di battesimo immangiabile, dando solo tre alternative di creme. E questo da anni. È questa la tradizione italiana? I grandi pasticceri non hanno nulla da temere, anche perchè non penso vengano consultati per fare una torta di compleanno per un bambino di sei anni. Quindi tranquilli…io continuerò ad autoprodurmi torte per le mie ricorrenze, decorandole con pdz o meno, in modo da non regalare migliaia di euro a pasticcerie scadenti.
P.s. Ma i termini come pasta choux, ganache o bignè rappresentano l’italianità? A me sembrano un tantino francesi. Solo che che da trent’anni le pasticcerie fanno quello e ora son dolci che fanno parte anche della nostra tradizione. Evolvetevi mantenendo le vostre tradizioni.
Ho trovato solo ora questo bellissimo post. Non avrei saputo scriverlo meglio. Grazie da parte mia e da parte di mio padre, pasticcere che ha imparato quest’arte all’età di 13 anni. Grazie infinite.
Ciao. Solo ora mi hanno postato questo manifesto e diciamo che ne condivido um buon 80%. Amo cucinare e preparare i dolci, non sono uma professionista ma una mamma e oltre a fare l’ingegnere mi diletto a fare deliziare gli amici. Sicuramente le torte decorate in pdz sono una moda a volte mal copiata ma piuttosto che comprare una torta pannosissima con un ostia di peppa pig sopra,per i compleanni dei miei figli ho deciso di cimentarmi io. Odio le torte finte e le alzate di polistirolo ma anche le torte di pasticceria fatte svogliatamente con creme insipide e pan di spagna annacquati. Amo sperimentare e imparare. Amo assaporare i buoni dolci. Solo il gusto può salvarci dalle mode….e la tradizione. Jlenia
[…] questi giorni di sacrosanto cazzeggio, mi sono imbattuta nel delizioso Manifesto contro il cake design, che sottoscrivo naturalmente in […]
AMEN FRATELLO!!!!! MAI LETTE PAROLE PIU’ SANTE!!!
Da pasticcera casalinga non posso che essere estremamente d’accordo con quello che esprimi! Ho avuto il dispiacere di assaggiarne diverse e tutte avevano il medesimo sapore. Il cake-design è per chi preferisce l’aspetto alla delizia. Dedichiamo più tempo alla crema piuttosto che allo strato di zucchero immangiabile che ricopre con orrore queste “torte” (anche se non avrebbero il diritto di chiamarsi così)
Devo e voglio essere sincera: anche l’occhio vuole la sua parte. Qualche ciuffetto di panna colorata su una buona torta piace vederlo anche a me.. forse alcune torte tradizionali di pasticceria dall’estetica un po’ datata aveva effettivamente annoiato: ma vogliamo parlare del sapore?!
No, adesso dovevamo importare dall’America la novità del secolo?! Ohhhhhhh.. dopo Halloween il cake-design. Ma come tutte le cose l’importante è che abbiano un mercato, perchè in un periodo di estrema sofferenza economica trovare qualcosa che “funzioni” sta tra il miraggio e il miracolo. E alè tutti/e dietro alla moda del momento che durerà da Natale a Santo Stefano, come il Decoupage e quant’altro. E in tutto ciò?! Mi volete dire che le torte proposte da questi maghi della decorazione sono ottime?! Sono GNUCCHE, INGRASSATE e BAGNATE per farle passare giù dalla strozza.. zuccherate al limite dell’inverosimile e CHIMICAMENTE MEDICATE per chiedere a ingredienti di stare in piedi, di piegarsi modellarsi o quant’altro. I PASTICCERI DOVREBBERO AVER PAURA DI QUESTA MODA?! Oh santo cielo.. mettere un pupazzetto in cima ad un panettone può anche essere estetico e divertente, far diventare una torta la Tour Eiffel una stupidaggine, come ne trovo sciocco l’ipotesi di acquisto! Come tutte le mode passerà, lasciandosi alle spalle i resti di dozzine di persone che si sono “inventati” pasticceri a casa propria, al limite della legalità, al limite dell’igiene, al limite della decenza. Perchè parliamone: a parte qualche raro soggetto la maggior parte propone brutte-brutte cose. Una che la pasticceria la guarda e la mangia soltanto!
Sono mesi che aspetto di leggere parole come queste. E ne sono completamente felice, d’accordo su tutta la linea. Non odio il cake design in modo superficiale ma proprio perchè generalizza con la parola cake il mondo dei desserts. Come se l’importante è che sia dolce e bello. Non voglio però aggiungere inutili parole alla perfetta sintesi fatta dall’autore; il fatto è che quella roba colorata, accorciata in una sigla PDZ (la odio solo all’altra sigla EVO) con velleità di linguaggio tecnico oscura le vere basi della decorazione nei “dolci”. Una cosa che poi si butta, un incarto, nemmeno buona da mangiare. E come per i più pretestuosi pacchettini giapponesi bellissimi origami sono stati pastrocchiati a mano per un sacco di tempo. Ho letto nei commenti pandispagna imbevuto di latte e cacao e ripiena di chantilly e nutella? Ma se devo farmi male con un gusto generalizzato e anonimo mi mangio una merendina.
Una amante della cucina, nessun blog decente, nessuna pretesa (solo amore).
Premetto che non sono ne un pasticcere ne una persona particolarmente brava in cucina.
Molte delle mie amiche si sono cimentate in questa nuova moda: risultati? Pessimi!
Per quanto mi riguarda trovo inconcepibile abbinare una roba non appropriata solo per estetica, posso al massimo accettarlo ad una festa per bambini.. o per un’evento proprio molto particolare (esempio un matrimonio).
E poi io sono una che infastidisce anche nel vedere il gelato al gusto di pistacchio troppo verde, figuriamoci! Tutti quei colori finti… boh… E’ una cosa troppo consumistica, mi inquieta.
Tuttavia devo dire che ci sono delle eccezioni: nelle pasticcerie serie con un minimo di professionalità si potrà avere una buona torta superdecorata: ma quello che ho in mente non è una roba zuccherosa o gommosa con colori arcobaleno in stile trash. Quello che ho in mente è utilizzare un alimento affine di gusto alla torta e sfruttarlo nel miglior modo possibile per creazioni scultoree. Non mi piacciono le riproduzioni del reale, ma opere originali. Come del resto in qualsiasi altro tipo di arte.
Pasticceri: prima il gusto, per favore!
Che siano buoni o meno possiamo discuterne finché volete ma BRUTTI, andiamo…non sono BRUTTI, anche se è vero che non c’é nulla di più soggettivo del bello (e quindi del brutto) queste torte si fanno mangiare con gli occhi.
Mangiarle davvero poi é un altro discorso, ma finché ti limiti a guardarle sono ppere d’arte!
Il punto è poi questo… a me per dirti non fanno minimamente gola queste torte…
e allora perché farle “commestibili”?
le decorazioni sono sempre esistite, si possono farne di stupende con la semplice glassa e il marzapane, mi ricordo le torte della mia nonna, era bellissime e buonissime, quanto vorrei poterne assaggiare ancora una fetta
saluti
Le decorazioni esistevano anche una volta, fatte di marzapane, cioccolat e frutta. Ed erano edibili, commestibili e gustabili. Mi dispiace ma le decorazioni di adesso, oltre ad essere un attentato per la nostra salute, sono..plastica. Mi viene la pelle d’oca quando guardo le torte di Buddy e vedo che usa un infinità di polistirolo per fare l’alzatina delle torte (polistirolo!!?!?!?). E sempre il politirolo va a ruba nel negozio di cake design della mia città. Ma, fatte eccezzione per la pdz, avete mai letto gli ingredienti della pasta di gomma? O dei coloranti (perchè dubito che usiate coloranti naturali). Tutte cose che vanno a modificare il gusto della torta (anche se togliete la pdz, il gusto resta).
Personalmente uso la ghiaccia reale (fatta in casa) per decorare di tanto in tanto i biscotti. Non per cambiarne il gusto (come ahimè in molti fanno). In Italia siamo maestri di cucina e pasticceria ma sembra che tutto sia andando a rotoli, cibo compreso. Che poi da dove viene questa moda? Dagli USA? Qual’è il popolo che da sempre ha avuto il peggior rapporto con il cibo (scarsa qualità, problemi alimentari etc)…proprio gli USA! E noi, maestri di cucina da sempre ci stiamo facendo sfuggire le nostre immense qualità per delle decorazioni di plastica!? E poi, erano così belle e buone le decorazioni in pasta di mandorle…perchè nessuno ne parla più o le nomina più nei fantomatici corsi di cake design? Forse perchè all’industria dolciaria la pdz rende economicamente di più? Mah! Condivido il tuo post nella mia fan page facebook 😉
Io ho il sogno di aprire un cupcakeria, non è una pasticceria, non avrà di tutto, avrà bevande calde (the, tisane, cioccolate, creme calde al caffè, latte, caffè, cappucci, americani e ginseng), il tutto per accompagnare il simpatico dolce americano, anche io credo che il bello non sia necessariamente buono e infatti cerco accuratamente le mie ricette e sostitiusco la crema di burro con musse altrettanto belle ma decisamente più buone, leggere e friabili al palato. Curo il dettaglio come i cupcakes vegani, i capcakes gluten free..
Credo che sia sbagliato generalizzare e ogni singolo commento va preso nella soggettività della persona che lo scrive, così come anche questo post, mi è stato isegnato che non si dice “non è buono”, è più corretto dire “A ME non piace”.
Complimenti. Odio il cake design e condivido in pieno il manifesto.
Io credo che “la volpe e l’uva” insegni tante cose. Non a caso, ce la facevano leggere fin da bambini. Invece di fare di tutta l’erba un fascio, ti potresti preoccupare di chi ti porta via lavoro lavorando in nero. Parlando invece di chi lavora regolarmente, se non sei all’altezza di fare certi tipi di decorazioni concentrati pure sulle tue torte classiche. Non è gettando fango sul lavoro degli altri che renderai il tuo lavoro migliore. Ognuno è libero di fare ciò che crede. come in tutti i mestieri ci sono “settori” e ” specializzazioni” . Come c’è la parrucchiera che acconcia le signore di una certa età , ci sono i parrucchieri che si occupano di nuovi tagli e colori e che chiaramente non hanno tra i propri clienti le signore di una certa età. Si tratta di due cose diverse, facenti comunque parte della stessa professione. Ma è IL problema del nostro Paese. La mentalità chiusa. di chi non capisce che le capacità di alcuni possono essere sinonimo innovazione, nuove proposte per i clienti. Ma a molti pasticceri della tua età bastano i soldi che hanno guadagnato in decenni. e ora che vi stanno sul fiato sul collo ( come a tutti noi del resto) ora che c’è la crisi e non ci sono più gli incassi di una volta, vi ci mancavano anche gli artisti dello zucchero, vero? perché non te la prendi con la qualità delle torte dei catering che la comprendono nel costo del matrimonio? perché non te la prendi con i ristoranti che pur di aver gente a cena per i compleanni la torta la regalano? Fate basta di dire che le torte decorate fanno schifo. Fanno schifo alcune torte decorate come fanno schifo alcune torte di alcune pasticcerie classiche. Non nascondetevi dietro la pasta di zucchero e ai coloranti. abbiate il coraggio di dire che non lo sapete fare, che non è il vostro lavoro e che non avete il tempo necessario da dedicare ad un lavoro lungo e che richiede tanta precisione, manualità e senso estetico. Hai ragione volpe. L’uva è acerba.
CAKE DESIGN = SATANA!!!!!!!!!!
STATENE LONTANO O VE NE PENTIRETE, PAROLA DI UNA CHE CI è CASCATA!
CHE MONDO MALVAGIO RAGAZZI…
Santa verità! e il bll è ke gli altri nn ci credono e c danno dei ciarlatani! Rendiamoci conto! Illuminati ovunque, anke a tavola :'(
un baci8
Aggiungi un posto a tavola che c’è un massone in più!
A me le torte classiche con pan di Spagna non piacciono per niente, peggio ancora se c’e’ la crema pasticciera o la crema al cioccolato, peggio ancora se sanno di liquore o hanno montagne di panna montata.
Per questo ho sempre mangiato o torte al cioccolato tipo Sacher o torte con pasta frolla, oppure la piccola pasticceria.
Ad es. le classiche torte nuziali mi stomacano: molli e dolciastre, saranno mica arte?
Meglio una fetta di panettone artigianale, of course.
E le torte all’americana, invece, mi hanno sempre affascinata, tant’e’ che ne ho voluta mangiare una in America, proprio. E mi e’ piaciuta, perche’ sotto alla pasta di zucchero c’era una pasta che non era pan di Spagna, buonissima. Non ho idea di come si chiami, ma era veramente buona. Burrosa? Certo, ma buona.
Poi certo che se facciamo le torte belle fuori e brutte dentro solo per far scena, allora e’ un’altra cosa.
Almeno una che ragiona DOPO aver provato… (mi riferisco all’ultimo commento).
Per quanto riguarda il manifesto beh che dire… W la banalità…
Primo: quello che si sta diffondendo in Italia non è cake design… ma “design” (per altro spesso e volentieri inguardabile) di pasta di zucchero, fimo, e quant’altro… un conto sono le porcate che vediamo in televisione e che migliaia di casalinghe annoiate si improvvisano a fare (magari poi vendendole, anche a ristoratori che mi chiedo come facciano a vendere torte fatte in casa chissà come… mah vabbè, secondo me è questione di tempo ma prima o poi a qualcuno verrà un cagotto per aver mangiato una torta preparata sul tavolo dove scorrazzava il gatto di casa fino a 5 minuti prima…).
Detto questo una nota per l’estensore del manifesto. Mi è bastato leggere un punto per capire che della pasticceria anglosassone sai poco o nulla: “Duecento grammi di Pan di Spagna e cento grammi di pasta di zucchero non ti deliziano, ti strozzano.”
Nella pasticceria anglosassone ed in particolare per fare le torte decorate (basta con sto caxxo di cake design!!!) il pan di spagna NON SI USA!! Quella di usare il pan di spagna a tutti i costi è una mania tutta italiana perché “oh mio dio!!! tutte quegli impasti burrosi… per carità…” e poi tutte le mattine ci si rimpinza di brioches industriali al bar (che per altro hanno un sacco di coloranti nella marmellata… altro capitolo quello dei coloranti… ne mangiamo a tonnellate da decenni, ma pare che siano stati inventati negli ultimi due anni per colorare le decorazioni delle torte) che di burro ne hanno il triplo…
Prima di pontificare, informarsi e perché no… PROVARE ad assaggiare, a capire, a cercare le cose come vanno fatte e non come le adattiamo in Italia…
Buone Feste a tutti.
mi associo a te!!!
Magari avessero il burro le brioches che tali signori mangiano ogni mattina… per lo più son fatte con grassi vegetali… magari idrogenati! costano meno del burro! Il grasso di palma ormai lo mettono ovunque!
Il burro è un ingrediente sano e nelle torte ci sta proprio bene! 🙂 Poi queste torte mica si mangiano tutti i giorni! Quindi ben venga la base fatta con ingredienti sani e gustosi come il burro.
beh, se a casa tua scorrazza il gatto sul tavolo, saranno cazzi tuoi.
ma una stronzata più grande non avresti potuto dire. cioè è più IGIENICO il tavolo del ristorante di quello che c’è a casa tua?! ma ti hanno cresciuto in birreria?! tu non mangi a casa? tua madre non ti ha mai cucinato a casa?
chi cazzo sa che merda avrai tu sul tavolo, io sul mio cucino tutti i giorni e ci mangia tutta la famiglia. Anche gli amici. e gatti non ho mai avuto.
Condivido e sottoscrivo!
per me? w il pan di spagna con panna e ananas, w i ricordi dell’infanzia.
Mi sembra che si faccia un po’ di confusione. Le torte fatte in casa ci sono sempre state e sempre ci saranno. La pasticceria e il cake designe sono due cose diverse. Perchê metterle a confronto? La torta di compleanno fatta dalla mamma o dalla nonna c’è sempre stata. Ha solo cambiato aspetto. Aspetto non contenuto. Nessuno, credo, vuol fare concorrenza al “pasticciere”. Si cerca di far felice il proprio bambino o nipote e chissà chi altro cercando di riprodurre il suo gioco preferito e provocando stupore per un momento. La torta, se la sai fare, è buona come quella di prima. Con lo stupore di un momento.
Sottoscrivo in pieno!
le argomentazioni a sostegno sono povere…per non dire false. ovvio che chi non la sa fare una torta di cake design, e usa 10 kg di pasta di zucchero e 100 gr di impasto mangiabile, magari anche con un velino di farcitura, è meglio che faccia altro. non è vero che il cake design è a portata di tutti: lo faccia chi è in grado di farlo, ossia di fare una TORTA, vera, bagnata, farcita, buona, e poi….POI…..decorata….e decorata come si deve! e solo allora se ne può parlare!!!! i pasticceri della “scuola tradizionale” o meglio, della pasticceria decorata in maniera classica e italiana, non hanno nulla da temere perchè nessun cake designer vuole scavalcare la loro professione e la loro professionalità e preparazione. sono due mondi diversi che possono benissimo fondersi insieme come anche no, ma non vedo perchè polemizzare su un’arte, che, SE FATTA BENE, è bella da vedere e anche buona da mangiare!!!
ASSOLUTAMENTE D’ ACCORDO !
Condivido in pieno.
Io da quattro anni a questa parte sto esercitando la mia passione per la pasticceria in maniera intensiva tra i conoscenti ed inizio ogni dialogo spiegando che prima la mia preoccupazione è proporre qualcosa di godibile, sapori nuovi, un dolce BUONO. E poi pensiamo al decoro, qualcosa comunque di significativo, ma eventualmente ridotto, che non COPRA la torta, ma laDECORI soltanto. Perchè prima di tutto viene il sapore. Stiamo parlando di dolci.
Grazie.
Alfredo Barbagallo É sicuramente di basso livello attaccare ciò che il consumatore premia, parlandone male. Se le torte americane stanno avendo riscontro é perché il pubblico le vuole. Se poi le vuole solo perché sono appariscenti, va bene pure. Sta al pasticcere trasformare il desiderio del cliente in qualcosa di apprezzabile dal punto di vista alimentare. Un bravo pasticcere sa tenere conto delle regole fondamentali della pasticceria, ed ha l’obbligo di attenersi sempre alle normative vigenti per quanto riguarda la sicurezza alimentare, ed all’etica professionale per quanto riguarda la costruzione del dolce. Sparare a zero sulle torte in pdz é da ignoranti. Sono d’accordo nel fare quanti più sforzi possibili per far sparire, dalla realizzazione di queste, parti non edibili e quantità di coloranti eccessive (ricordo che recenti normative hanno imposto l’obbligo di riduzione di alcuni di questi anche del 95%). Il cliente desidera e sceglie ciò che vuole desiderare; sta all’artigiano interpretare tali desideri in alimenti di buon livello. Si può fare, basta volerlo…
Ho letto volentieri il post, che ho subito condiviso. E leggerei volentieri anche i commenti, ma sono francamente troppi.
Provengo da questo settore e conosco la differenza tra arte della decorazione (cioccolato plastico, frutta scolpita, zucchero e olimpiadi di sac a poche etc) e product placement accorto di un paio di aziende, o forse tre.
Ricordiamoci che il consumatore non è cretino. Può essere, e sia detto senza offesa, ignorante. Nel senso che non ha le competenze per distinguere e riconoscere la qualità. In quel caso possiamo decidere di dargli ciò che crede di volere, contribuendo alla sua ignoranza contro cui ci scagliamo. Possiamo incrociare sdegnosamente le braccia rifiutandoci di lavorare in quel modo, e lasciare che gli altri battano scontrini al posto nostro, oppure possiamo cercare di educare con pacatezza, buon senso e rispetto i nostri clienti.
Come accade in questo post, che io se fossi in voi, e lo dico perché gestisco proprio i profili social di alcuni artigiani come voi, condividerei sulla bacheca della mia pagina Facebook. Anche questo servono i social, ad informare. Usateli.
Che piaccia o non piaccia, che siate d’accordo o meno, il mercato chiede il cake design e il cake design, ovviamente, risponde…. Bisogna adeguarsi e, specialmente se siete pasticceri, fatelo, altrimenti rischiate di perdere un’interessante fetta di mercato. Chiaramente poi, come in qualsiasi settore, incluso quello della pasticceria classica, ci sono cake designers e cake designers, c’è modo e modo di fare cake design. La polemica è del tutto inutile, il cliente vuole le torte decorate, bisogna accontentarlo. Quindi, cari colleghi, aggiornatevi, perchè altrimenti vostra sarà la colpa del dilagante fenomeno di “cake designers” abusive che vi tolgono lavoro e sono un danno per tutti, visto che non versano neanche un euro di tasse….
Personalmente credo che non tutte le torte in pasta di zucchero devono essere stoppose e immangiabili… Io faccio torte che prima di tutto devono essere buone, poi xchè non accontentare anche l’occhio e rendere la torta anche bella da vedere?!? Io metto poca pasta di zucchero a copertura in modo che non alteri il sapore della torta, niente crema al burro che non si può sentire, uso altre creme a copertura, e preferisco usare personaggi in 3D che non devono essere mangiati ma funzionare da decoro!!! Comunque capisco anche se un bravo pasticcere si sente offeso nel vedere torte spesso solo belle e cattive che passano avanti a torte buone ma un po’ anonime… Io personalmente amo e continuerò ad amare la buona cucina e il cake design.
Ci sono….negozi (mi rifiuto di chiamarle pasticcerie) dove si possono trovare torte classiche che al primo boccone ti impastano la lingua al palato come se fossero di gesso.
Ci sono anche persone che dopo averle mangiate dicono che sono proprio buone…..
Non ci si può improvvisare pasticciere e una volta che si ottiene questo titolo, bisogna continuare a documentarsi, a studiare ad aggiornarsi.
Non sempre si può fare ciò che si vuole…ma se i clienti ti chiedono torte in pdz…..le devi fare….o chiudi!
Ma soprattutto ricordatevi che alle elementari vi hanno insegnato che pasticciere si scrive con la iiiiiiiii !
Ormai è agli sgoccioli, finalmente!
Sottoscrivo in pieno il manifesto Andrea!
Io sono una diciottenne che vuole studiare pasticceria, che vuole mettersi alla prova nel difficile compito! Io credo che il cake design sia la più grande schifezza che abbiano inventato, poco tempo fa ho scritto un post in merito.. finalmente un vero manifesto contro il cake design! condivido tutto!
la pasticceria è un’altra cosa! le torte con la pasta di zucchero sono immangiabili e di cattivo gusto, la plastica è molto meglio.. non aggiungo altro altrimenti esagero, mi censuro e condivido tutto!
Silvia
Concordo in pieno!
Penso che tutto quest’odio verso il cake design sia un po’ esagerato! Sono d’accordo che in America spesso si guarda più all’estetica che al gusto, però qui in Italia le cose le facciamo a modo nostro e i cake designer pongono sempre tanta attenzione al gusto e a soddisfare quindi anche le papille gustative. E poi per quanto riguarda il gusto, non possiamo neanche avercela con gli americani, se la crema di burro e i vari impasti esistono lì da 300 anni! Comunque tornando a noi, ognuno ha i propri gusti e penso che il cake design sia un altro strumento nelle mani dei decoratori per realizzare i dolci.
La realizzazione dei dolci li lasciamo ai pasticceri, le decorazioni ai decoratori!
ho letto con attenzione i vari commenti, i più ampiamente condivisibili, alcuni decisamente emerite cag…..espresse da chi non ha proprio idea di cosa parla, altri invece da chi è palesemente in malafede,…ma ciò che desidererei aggiungervi e sopratutto segnalarvi è un bellissimo editoriale di Antonella Provetti pubblicata sul “pasticciere Italiano” di Aprile 2013. Decisamente illuminanate. Mediate gente,…meditate…….
Ma che problema c’è? Se uno vuole fare cake design lo faccia se uno non vuole non lo faccia. Sempre questa voglia di limitare la libertà altrui secondo i gusti personali. Mah…
Ammetto che alcune esteticamente sono molto belle, ma ho avuto occasione di assaggiare sia una torta che un cupcake. A me non sono piaciuti troppo dolci !! Mi hanno nauseato! Inoltre il colorante alimentare non fa neanche tanto bene alla salute . Alcuni nei commenti hanno scritto che questa è il futuro… Secondo me è questione di moda, adesso il cake design va un sacco e quindi ai pasticcieri conviene adeguarsi, la domanda è: tra 10 anni il cake design, in Italia , funzionerà ancora ? Per quel che mi riguarda sono per la pasticceria tradizionale e perché no, a chilometri zero
Sono perfettamente d’accordo con Andrea Vigna !
Saranno di moda e anche belle da vedere, ma una torta degna di questo nome non può essere ricoperta di PDZ , MMF o peggio ancora di cioccolato plastico.
Ognuno poi è libero di pensarla come vuole, di comprare quel che gli pare o di preparare torte a proprio piacimento. Il mondo è bello anche per questo !
Se la pensassimo tutti allo stesso modo ci sarebbero in giro tutte torte uguali !!!
Il lavoro di questi anni come Designer mi ha insegnato che il Design è un efficace strumento al servizio degli uomini per creare valore attraverso il progetto.
Ieri, con un pizzico di orgoglio, attraverso La Cucina Efficace sono riuscito ad esprimere il concetto della progettazione calata nell’atto della cucina quotidiana domestica.
Ringrazio tutti i presenti. Quelli che hanno contribuito attivamente e tutti quelli che hanno assistito e partecipato presso lo stand Pentole Agnelli all’anteprima del mio libro edito da Trenta Editore. E’ stato un momento determinante per lo sviluppo di un metodo nel quale ho investito gli ultimi anni di ricerca.
Allo stesso tempo ieri è stato anche per me un importante momento di riflessione quando parlando con manager di aziende leader del settore Kitchenware, più attenti al personaggio televisivo che ai valori di ciò che stanno facendo, e guardandomi intorno mi sono accorto di quanto spazio viene dato al futile creando una grande preoccupante fuffa.
In un momento nel quale tutti stiamo facendo sacrifici e dovremmo essere più concreti, forse l’effimero diventa una via di fuga per permetterci di evadere dalla realtà. Così ieri ad HOMI, dopo aver constatato l’aumentare dello spazio occupato a prepotenza dal Television Food ho assistito al dilagare del fenomeno di quello che erroneamente i media continuano a diffendere come Cake Design. Forse èera un bel gioco, e fino a che si gioca tutto va bene, ma quando si confende il gioco con la sostanza si crea solo disinformazione e nascono i problemi.
Inutile decorazione priva di sostanza, pura effimera apparenza priva di gusto e sapore senza una reale utilità, su questo di basa questo fenomeno di tendenza.
La professione del pasticcere a differenza si fonda su sacrificio, solide basi di esperienza, sensibilità qualità ed eccellenza degli ingredienti e maestria nel saperli dosare. Che basi può avere una disciplina dove la base stessa delle torte è il polistirolo?
Una vita passata a fare ricerca nel Design e nel Food Design mi consente di effettuare un analisi oggettiva che mi porta a dire: “Se inequivocabilmente Design significa progetto, perchè non vedo la minima traccia di progetto in tutto ciò?” perchè ostinarsi ad abusare di un termine tanto nobile?
Se penso ad un ambito al quale può essere attribuito il termine Cake Design, l’unico che vedo è costituito dai maestri pasticceri. Se qualcuno potesse vedere le esercitazioni che i grandi maestri pasticceri fanno quotidianamente a livelli esponenzialmente diversi attraverso le alzate monumentali, i dolci da vetrina e le competizioni internazionali di Coppa del Mondo di Pasticceria e Gelateria, che esistono da decenni prima dei questo fenomeno, si renderebbe conto di come si sta paragonando il cioccolato con altra materia dello stesso colore.
Dodici anni fa, ho avuto il privilegio di essere accolto da designer esterno a quel mondo in realtà che hanno formato ai più grandi professionisti della pasticceria. Ho avuto la possibilità di collaborare e lavorare al fianco dei più grandi pasticceri e gelatieri nazionali e internazionali, e ciò mi consente di valutare come il vero termine Cake Design se deve realmente essere coniato, sia di loro esclusivo riferimento.
Se davvero volete capire cosa sia il Cake Design, acquistate “Percorsi” il libro di Gianluca Fusto, e seguite il lavoro di Grandi Professionisti che da anni sviluppano il loro lavoro seguendo un metodo davvero progettuale sotto tutti i punti di vista.
HOMI mi ha tenuto lontano da Sigep, ma dai post degli amici ho intuito che questa tendenza ha fatto preoccupante breccia anche in un ambito professionale.
Ciò che da Designer che per primo ha introdotto il concetto di Food Design in Italia mi auguro, è che in futuro il Cake Design rientri nella reale dimensione di coloro a cui spetta veramente di diritto.
Grazie mille per le tue parole Paolo!
sono convinta che dietro questo “manifesto” si cela la frustazione di un “pasticcere” incapace di fare fiorellini e pesciolini in pdz.
che problema c’è? lo imparerà anche lui su youtube, come hai fatto tu, no?
Ma il cake design è imbarazzante…
Fatevi una Sacher o una Novecento…Altro che intupparsi di zucchero e pan di spagna!!!
Se volete fare gli artisti o gli scultori fatelo in altri campi!!
Cazzo se Canova o Michelangelo fossero nati una ventina di anni fa, forse avrebbero fatto i Cake Designer… ma va…
Sono pienamente d’accordo, rivogliamo i dolci e le torte VERI di un tempo!
FINALMENTE! condivido pienamente le osservazioni dell’Autore!
Le torte “cake-design” sono tanto stucchevoli e pacchiane alla vista quanto insipide e sgradevoli al palato! centomila volte meglio una “onesta” Sachertorte!
Grazie.
C’è modo e modo di fare Cake-Design. Quello ad esempio del “Boss delle torte” è un abominio, concordo. Ma alcuni accorgimenti estetici di semplice design sono secondo me un tocco in più che non guasta (ovvio che tra una torta bella e una buona preferisco quella buona: la torta nasce per essere mangiata non per essere guardata).
Il “male” è che adesso il cake-design è diventata una moda e, come tutti gli altri campi che sono moda a loro volta, si sta riempiendo di cake-design-minkia (scusate il francesismo) o comunque cake-design-imbecilli che senza titolo di studio o esperienza pregressa nel campo ma soprattutto senza alcun gusto e prendendo insegnamenti solo dalla TV, pretendono di poter essere paragonati a professionisti del settore.
Ecco, queste persone rendono il cake design uno strumento “malvagio”; in mano a persone con gusto e capaci il cake design può solo aggiungere punti al dolce utilizzando ingredienti in proporzioni più “salutari” e sicuramente più equilibrate.
Salve,
..sono d’accordo con lei il pan di spagna asciutto strozza ahahah e personalmente per le torte stile cake design…prediligo basi più morbide simili nel rapporto tra gli ingredienti alla conosciuta, anche da lei spero, 4/4 ..ci sono basi che si sposano meglio ..a lei le tante uova e la pasticcera!
La trovo troppo saccente in maniera spocchiosa…come se la pasticceria americana e anglosassone con altrettanta storia e gamma di sapori fosse ridotta solo alla pasta di zucchero..
io dico viva tutta la pasticceria e ripeto ha un atteggiamento che non porta da nessuna parte se non ad essere..per usare la sua parola..lei stesso ridicolo 😉
i miei amici a cena apprezzano i miei brownies o le mie cupcakes (sì..torte in tazza quindi femminile) o ancora la Red Velvet ( torta di “velluto rosso”….non per il colorante come lei direbbe..ma diventa rossa per la reazione tra il cacao e il latticello, ..e il tutto senza lievito! Ecco consiglio di provarla ..è la torta più morbida del mondo..non si strozzerà, puo’ provare davvero 😉
😉 Buoni pasticcini
Grazie per il suo commento, fondamentale!
meravigliosa la red velvet. un pandispagna con il colorante.
reazione chimica un corno. 6 cucchiai di colorante rosso.
Salve! E’ giusto che ci siano anche critiche nei confronti del cake design, ma non sono d’accordo con quanto afferma. Il cake design è solo un’arte che viene utilizzata in occasioni speciali come battesimi, compleanni o matrimoni.. queste torte non sono certo paragonabili alle torte o ai pasticcini comprati in pasticceria, va da sè che a merenda servirei ai miei bambini una buona crostata anzichè una fetta di torta ricoperta di pasta di zucchero. Ciò non toglie che non rinuncerei a regalargli una bella torta decorata con i loro personaggi preferiti in occasione del loro compleanno: sarebbe ipocrisia non ammettere che un bambino prova più felicità per una torta decorata con personaggi 3D di zucchero rispetto a una triste torta con sopra un’ostia stampata (direi che mangiare una torta decorata una volta l’anno non uccide nessuno!). Inoltre, il cake design non ambisce minimamente a sostituire la pasticceria classica, ma solo ad affiancarla.
Ricordo a tutti che una buona torta è comunque buona anche ricoperta di pasta di zucchero mentre una torta cattiva fa schifo anche se ricoperta di morbidi ciuffi di panna. Non vedo perchè le due arti non possano semplicemente convivere e venirsi incontro, smettendola di scannarsi a vicenda.
infine vorrei sfatare un mito: qui in Italia è largamente diffusa la ganache al cioccolato come legante tra la torta e pasta di zucchero, l’orrenda crema al burro lasciatela a Buddy Vallastro e non usatela come scusa per attaccare questa disciplina!
Grazie ^_^
Io mi sto solo divertendo a fare le torte.. X amici.. Ma prima di dedicarmi alla decorazione ho testato mille pan di Spagna.. Mille farcitura… E sto alla larga dalla crema di burro!
Uno solo pasta di zucchero bianca come base fatta da me… Che a differenza di quelle comprate non è gommosa e si scioglie in bocca… suolo solo la ganache al cioccolato x rivestirla e panna fresca come farcitura…
Dicono che siano molto buone…
Odio con tutto il cuore i muffin… Non mi piacciono e detesto la mille foglie…
Però non disdegno un buon dolce preso in pasticceria… Anche i pasticcini!
Trovo che ognuno abbia i suoi gusti…e bisogna rispettarli…
Quando dico che non mi piace la mille foglie mi guardano come se avessi insultato qlc.. Trovo che le torte di design fatte bene siano una cosa a parte …
www le pasticcerie… Anche se mi piace fare cake design!!!
[…] Io comunque resto di questa idea, ma per curiosità andrò a vedere questi dolci dall’aria molto americana. […]
articolo interessante… benché non del tutto condivisibile, a mio parere.
mi sento chiamato in causa professionalmente, perciò scrivo la mia.
ho avuto l’impressione che si tratti dell’ennesima levata di scudi contro una qualsivoglia forma innovativa “in toto”; al solito supportata dalla scusante del “ci sono quelli che fanno questo, quindi è come se lo fanno tutti” e dall’arcaico pretesto del “dobbiamo difendere la tradizione”.
ritrovo un triste parallelismo con la recente battaglia alla cucina molecolare, sovrastimatissima (non si sa bene perché) al punto da essere considerata una minaccia alla tradizione gastronomica italiana… quando magari in realtà poteva essere un interessante approccio all’utilizzo della chimica (da sempre utilizzata nell’industria alimentare) per divertenti giochi coreografici (di poco conto) che avrebbero comunque arricchito senza violare, a titolo di semplice accessorio di un piatto gustoso.
ma no! noi italiani dobbiamo indignarci, sennò non siamo contenti!
dobbiamo schierarci, sennò ci annoiamo!
dobbiamo distruggere il concetto che c’è dietro ad un’idea nuova, facendo sparire l’idea stessa, anziché magari valutarne l’applicabilità, scremando solo le scemenze!
ok, torno al punto… è vero, ci sono pasticceri che curano maggiormente l’estetica rispetto al sapore di una torta… e allora? cosa rende più colpevoli loro rispetto, ad esempio, a un altro pasticcere che magari fa una frolla troppo secca? o una sfoglia mezza cruda? o una chantilly troppo grassa? il fatto che abbia ricercato di impacchettare il suo prodotto in un certo modo piuttosto che “come vuole la tradizione”? vi ringrazio, ma con la paranoia del difendere la tradizione facendo terra bruciata intorno, state onestamente trasformando la nostra tradizione IN UN BEL PAIO DI COJONI FRACASSATI.
e se domani una rivisitazione del classico Tiramisù riuscisse ad essere più buona del classico Tiramisù con mascarpone e savoiardi? cosa sarebbe? un insulto alla tradizione?
e se domani io inventassi un modo più semplice per temperare il cioccolato e renderlo molto più lucido in meno tempo, cosa sarei? un traditore?
no, se non sai fare una buona base per una torta, non sei un bravo pasticcere, a prescindere che poi tu voglia dare a quella torta la forma di una classicissima immortale Mimosa o dell’Empire State Building.
è vero, il cake design come moda sta prendendo piede e sta guadagnando terreno… e allora? è la fine del classico Profiterol? siete voi a vederci questo, secondo me.
sapete, un bel giorno le sorelle Tatin inventarono per errore la Tarte Tatin, oggi tanto apprezzata… erano delle infami per aver osato rivoluzionare la classica torta di mele? utilizzare un prodotto o un’idea per migliorarne un’altra non è “sbagliato” a prescindere… sbagliato è non saperlo fare e poi incolpare il prodotto nuovo o idea di non apportare miglioramenti.
quello che penso è che se la nostra bella tradizione (culinaria, enogastronomica, pasticcera) ha davvero bisogno di essere difesa dal tribunale della santa inquisizione, forse qualcuno la sta spacciando per deboluccia e mica tanto immortale!
cosa che, per me, rappresenta il vero insulto.
Cosa ci sarebbe di nuovo nel cake design ? Le basi? Le faciture? La pasta di zucchero?
ok, ma se non c’è nulla di nuovo, contro cosa vi state battendo?
contro i mulini a vento?
dov’è la minaccia reale che ha dato i natali a questo articolo?
il cake design che non apporta nulla di nuovo e i cake designers che fanno torte che fanno schifo… incutono tanto timore ai nostri mitici bigné??
o dio tiramissù buono… con savoiardi o pan di spagna, la crema mascarpone è una fucilata per quanto la amo… minchia che fame di dolci
vedete, io non mi schiero a favore del cake design a prescindere.
io mi schiero contro tutti quelli che si schierano contro a prescindere!
…”dagli all’untore!”…
ma scusate, non abbiamo le tecnologie e le competenze per fare, se l’idea ci attizza, una torta a forma di borsetta di Louis Vuitton che sia realistica e pure buonissima?
siamo davvero così ritardati da dover scegliere fra il gusto e l’estetica?
siamo davvero così squallidi da incolpare il concetto che c’è dietro il cake design piuttosto che ammettere che esistono cake designers che non sanno fare decentemente il proprio lavoro così come esistono altrettanti “maitres patissiers” che non sanno fare una buona crema pasticcera?
per voi la essere tradizionali equivale a “fossilizzarsi il più possibile”?
…eh?
ridefinisci la domanda, per favore, non è molto chiara.
a quale lungo e laborioso “processo di decoro” ti riferisci con esattezza?
premetto che nel cake design il 99% delle operazioni si svolgono con prodotti a non altissima deperibilità (ad es. un fondant con colorante alimentare che proliferazione batterica potrà mai avere?) i quali vengono successivamente applicati ad una base che nel frattempo può benissimo attendere a temperatura controllata.
se è questo che intendi, posso tranquillamente rigirarti la domanda:
data una base torta farcita con una crema a base uova (alta deperibilità) richiede più tempo applicare una copertura di pasta di zucchero con relative decorazioni precedentemente preparate oppure guarnirla punto per punto con un sac à poche?
allora una Saint Honoré parrebbe di gran lunga più “a rischio”… il che mi fa ridere!
n.b. – sorvolo sulla speciosità di questo appunto che hai fatto e mi domando quanto conosci della reale tempistica relativa alle decorazioni nel cake design… credi forse che si trascorrano ore ed ore con davanti il prodotto a temperatura ambiente da dipingere e ridipingere come un Gauguin?
di norma è tutto predisposto per minimizzare i tempi, non per prendersela comoda. ti garantisco che il lavoro si può svolgere nel più tranquillo rispetto delle normative di igiene riguardo la deperibilità degli alimenti. è sufficiente un minimo di attenzione! (e se proprio ti terrorizza l’orologio biologico della tua crema pasticcera, togli uno-due gradi al frigorifero dove la conservi, poco prima di lavorarci).
poi, ovviamente, riprendendo il discorso che ho fatto in precedenza, esistono cake designers in gamba e cake designers zappe… come in ogni professione.
[…] a tutti, ho letto oggi questo articolo sul cake design MANIFESTO CONTRO IL CAKE-DESIGN | PanBagnato e devo dire che in parte lo condivido. Ad esempio sulle basi che sono abbastanza stoppose, […]
Condivido il contenuto dell’articolo in pieno! Ho letto alcuni commenti che sostenevano l’importanza di legare l’estetica al gusto e vorrei esprimermi in proposito: io credo al contrario che l’aspetto artefatto di una torta lavorata secondo le tecniche del cake design tolga bellezza ad una torta perché la rende “oggetto contemplativo”, facendole perdere l’aspetto accattivante delle torte tradizionali che attraverso i loro splendidi colori e il fascino delle loro forme naturali riescono a coniugare già al primo sguardo il gusto con il bello. Detto in soldoni: ammiro la fantasia dei cake designer ma tutte quelle impalcature di forme ammazzano in me il desiderio di addentare la torta, laddove, a mio avviso, la “bellezza” del cibo si misura soprattutto attraverso il desiderio di mangiare che nasce nel fruitore al cospetto di un piatto. Un piatto “bello” che spegne l’appetito credo manchi il suo scopo. Dico tutto ciò da semplice buongustaia e non da professionista del mestiere 🙂
1. “Design” con pasta di zucchero non è arte. Fare dei fiori ed orsacchiotti con le stampine e “un’arte” che fanno anche i bambini con la plastilina e nessuno non si chiama designer.
2. Chi riesce mangiare pasta di zucchero???
3. C’è un grande differenza tra “cake design” e questa “pasta di zucchero mania”.
Sorry for my “fancy” italian!
Brava Alina!
Non importa se bene o male, l’importante è che se ne parli. Anche questo è il cake design. Non amo le torte in pasta di zucchero, ma credo che ci sia dell’arte vera in chi realizza queste sculture. Io stessa cerco di unire, nelle mie crazioni, la classicità delle preparazioni, a dei piccoli elementi di design, che possono arricchire la torta per l’occasione. Ma la pasticceria, quella con la P maiuscola, è altro. E’ sapere che cos’è una meringa italiana, una pasta bomba, un semifreddo o un gelato. E’ chimica, precisione, amore. Forse anche il cake design lo è. Ma non è il mio.
Ma devo dire anche per PARTITO PRESO,
sono un consumatore e quando torno in Italia mi piace perdermi nelle pasticcerie VECCHIO STAMPO della mia città.
Ho visto più compleanni, mamme, zie, e varie presentarsi con macchine di topolino, faccia da uomo ragno, porte di subbuteo innalzarsi su campi di calcetto.
MAGNATELE VOI, lasciamo la professione ai professionisti, se vogliamo ancora provare un gusto autentico e il rimorso che viene ucciso da provarne un’altra fetta.
Con stima per quello che lei ha scritto
ƒ
il titolo era MAI PROVATA UNA…
Sacrosanto articolo, un giorno la pasta di zucchero li seppellirà.
Avanti così!
grazie per questo post! finalmente mi si è chiarito in testa perche il cake design non mi è mai piaciuto 🙂
No, per favoreè una cosa creativa e simpatica ma che con la pasticceria non ha proprio niente a che vedere. È un gioco dove si mescolano forme e colori ma si poteva benissimo continuar fare le bambole di pasta al sale senza vendere i pasticci all’ americana x pasticceria all’italiana
spezzo una lancia in favore del CD, ovvio che certa gente esagera (non faccio nomi) ma se usato bene non vedo problemi,e con BENE intendo da gente buona a cucinare, prima di essere Cake Designer si deve essere pasticceri, se non sei buono a fare una crema o un Pan di spagna decente non puoi prendere in mano la PDZ, fai lo scultore se ti piace scolpire e decorare, comunque ci terrei a ricordarvi che il cake design (in un certo senso) in Italia è esistito ben prima che lanciassero la moda gli americani…mai sentito parlare della frutta martorana? e poi del resto ci son sempre stati gli sposini in zucchero sulle torte, inoltre gia altre volte ho visto risultati meravigliosi se combinata saggiamente col cioccolato (quando andavo a scuola di pasticceria facevam delle uova di pasqua decorate bellissime **) ovvio che troppa stomaca e costa anche….ma l’amara verità è che un pasticcere, se vuol tirare avanti deve fare cio che piace alla clientela, alla clientela piace la roba malcotta nascosta da veli rosa? diamogliela
Io credo che il problema, più che il cake design in sé, sia il fatto che si sia diffuso come la peste bubbonica e che qualunque “casalinga/o” si faccia un corso di qualche mese (quando va bene!) e automaticamente si ritenga un gran pasticciere, perché in grado di “montare” una torta che sembra di plastica, definita artistica perché ci sono 2 kg di pasta di zucchero e 2 kg di fiorellini, che poi nessuno mangia. Una torta si fa per mangiarla, non per farci un soprammobile. Se si è in grado di combinare il cake design con questo assunto, allora tanto di cappello. Ma fintanto che le torte della casa di Barbie continueranno a sembrare più edibili di questi abomini da vetrina, mi verrà da ridere ogni volta che un cake designer o presunto tale se ne uscirà con un “non capisci niente”.
E’ un pò il sunto del nostro secolo… cosa conta di più lo scatolo o il contenuto ? la forma o la sostanza ? Però non bisogna esagerare, perchè il cake design non è solo pasta di zucchero, ma ghiaccia reale, e cioccolato temperato, ecc… il cake design si può realizzare su una torta americana ” con crema al burro a fiumi” ma anche su una torta con impasto italiano, fatta a regola d’arte, e poi tanto semplice in realtà non è… Il dolce in se è un alimento che richiede una certa cura e una certa presentazione, perchè è simbolo di festeggiamenti,e benessere… Non si può negare il fatto che molti fanno dolci senza avere la minima idea di cosa sia l’arte della pasticceria, puntando più su un estetica impeccabile che sul sapore, ma questo non significa che il cake design sia solo quello che fa il boss delle torte, con quei mattoni ad incastro che lui chiama dolci… Anche una cassata siciliana è decorata in un certo modo, con festoni di ghiaccia reale e canditi a più non posso per formare fiori o altro sulla sommità, e quello è cake design… ma una cassata siciliana non è un ciambellone ricoperto di burro. Io non condannerei un arte… perchè di arte si tratta, ma piuttosto condannerei il fatto che molte persone si accontentano più di un arte vuota fine a se stessa, che di un arte che accompagna un valido contenuto.
Stavo cercando informazioni sulla pasta di gomma e mi sono imbattuta in un articolo in cui si manifesta con tutta l’anima contro il cake-design ovvero al cambiamento, alla novità…Un aggettivo dal suono scomodo per tutte quelle persone che rimangono unicamente aggrappati alle loro tradizioni Io condivido in parte il pensiero del sign. Andrea, i gusti semplici, autentici che solo gli ingredienti freschi ci sanno dare, sono ineguagliabili! Ma ritengo giusto che anche l’occhio vuole la sua parte, e mi domando perché disprezzare totalmente l’arte del cake-design quando la si potrebbe sfruttare a proprio vantaggio per non sentirsi “schiacciati” dalla concorrenza (buona o cattiva che sia) ? Per ogni cosa, vi è sempre quella persona che sbaglia e che eccede con l’utilizzo di nuovi materiali rendendo il tutto un’immensa cozzaglia Nemmeno a me piace il “lenzuolo” di pasta di zucchero è immangiabile e lo considero uno spreco, ma sono certa che si unissero insieme tradizione e un pizzico di novità il risultato sarebbe sorprendente!
Dio, che idioti! Qui si tratta di essere degli ottusi fanatici: non ci arrivano, si sentono artisti, si sentono scultori.
In più di 200 commenti non ho letto di un cake designer, o come vogliono farsi chiamare, che si fosse definito semplicemente un pasticciere. Forse, in fondo, sanno di non esserlo. Il controsenso è il credere di avere qualcosa in più.
Andate a lavorare il pongo, la plastilina. Soddisfate il vostro piccolo ed inutile estro creativo facendone degli spaghetti insieme ai vostri bambini, ne guadagnerete sicuramente di più (se non è al solo danaro che ambite) facendo molti meno danni.
La pasticceria, quella vera, così come le belle arti e la scultura, lasciatele a chi di dovere. Nei fiori di pasta di zucchero c’è oggettivamente nulla di artistico, almeno fossero saporiti!
Se siamo nell’epoca più buia dopo il medioevo, è anche colpa vostra. Siete la riflessione in miniatura di un mondo che sta andando a farsi fottere. Insieme ad ogni concetto di bellezza.
Chissà quando capirete che il postmoderno è morto. Quelli che si devono aggiornare siete voi, miei cari cake designer.
La vera pasticceria italiana, non è quella strapiena di pali dentro il dolce o ricoperta di pasta di zucchero con coloranti che anche se alimentari fanno schifo.Io soo una pasticcera e faccio anche cake desigh, ho fatto dei corsi per farlo perchè non puoi dire di no ai cienti, però non mi dite che il gusto è uguale perchè tanti ripieni se la devi decorare con pupazzi pesanti non li puoi fare e il contrario lo dicono solo quelli che fanno solo quello e spesso sono pasticceri casalinghi e qui stendiamo un velo pietoso…non per altro per le tasse che noi paghiamo e controlli asl, mentre c’è chi fa rinfreschi a casa, alla barba dell’igene. E smettetela di dire perchè siamo più economici, pagate le tasse e abbiate il coraggio di fare della vs. passione una professione.
Senza nulla togliere alla grande bravura e manualità di molti cake designer così come senza nulla togliere ai gusti, che non si possono e non si dovrebbero mai discutere, personalmente mi trovo d’accordo con questo post. Mi trovo d’accordo nella misura in cui anch’io non amo queste torte, non le amo mangiare e, se avessi una tale bravura e una tale manualità, la impegnerei in un’altra arte (pittura, scultura, bricolage, etc.), senza concentrarla sul cibo in questa misura e con questa espressione.
Sono altrettanto sicura che ci sia spazio e ci sarà sempre spazio per tutti.
Nel frattempo io mi concentro sulla pasticceria classica 😉
Buona domenica,
Tiziana
Approvo ogni singola parola!
Sono completamente d’accordo con l’ estensore del manifesto. Quello che sta succedendo alla pasticceria va in parallelo con quanto sta capitando alla ristorazione, che diventa sempre più comunicazione, narrazione, pura esteriorità e basta, senza rispetto per le materie prime e la sostanza, con ricette assurde fatte solo per epatér les bourgeois, presentazioni in piatti enormi rigorosamente non rotondi o in bicchieri o addirittura in barattoli. L’ importante è che il locale sia stato progettato dall’ architetto tale, che i camerieri siano belli ed eleganti…ma il mangiare com’è? Ma va, risponde la signora cafonal-chic, tu vai ancora nei ristoranti per mangiare? Nei ristoranti si va per farsi vedere! Andateci voi, e mangiatevela tutta, quella schifosa crema al burro e la glassa di zucchero fosforescente. Non c’è più nessuno che abbia un briciolo di gusto.
La pasta di zucchero èdisgustosa.
L’estetica fine a se stessa è artificio puro.
L’immagine della sfogliatella perfetta!
La vera bellezza nella funzione…
A me di perdere tempo con involucri malsani non interessa.
Poi il solo pensiero che la consistenza di basi e creme debbno essere pensate per eventualmente reggere una struttura mi fa solo ridere…
Buuu
sinceramente non condivido molto questo articolo; sono d’accordo che parliam di due cose diverse, ma questa che leggo mi pare un analisi che denigra totalmente il cake design, che non è solo una torta a forma di scarpa o borsetta.
Ma al di là di questo, a me piace fare dolci, e faccio sia quelli “classici”, dal profiterole, alle crostate, ai biscotti di mandorle, canestrelli, ai pasticcini e tutto a baste di ottima crema pasticcera o glasse e creme al cioccolato. faccio anche torte con pasta di zucchero o semplicemente decorate con panna o con la glassa reale tutte con sac a poche. Trovo offensivo chi ha scritto “casalinghe disperate” che s’improvvisano pasticcere. Io purtroppo sono disoccupata e ho fatto di questa passione un modo per poter guadagnare qualcosa e non sono la sola. Il fatto che esistano gli stampini e altri attrezzi non vuol dire che chiunque può diventare cake deigner, sarebbe come dire che allora con le formine dei biscotti tutti possono diventare pasticceri. Inoltre non capisco perché si debba per forza offendere chi preferisce spendere dei soldi per una borsetta che magari ha meno gusto di un profiterole. Ma la libertà di scegliere di come uno vuol spendere i soldi dove sta? è come criticare chi compra una cosa dei vestiti con tulle e lustrini e convincerla che deve per forze comprare cotone e seta sobria.Ma potrà uno decidere come e cosa vuole? uno sa benissimo che se compra una meringata avrà un certo tipo di dolce e se prendo una torta decorata ecc..ne avrà un altro. se preferisce una torta a forma di pallone per far contento il bambino che gioca a calcio sapendo che comnunque magari andrà a scartare molta pasta di zucchero, saranno affari suoi? e poi, sinceramente io prima dell’avvento del cake design, quando andavo ai matrimoni, non è che trovavo ste torte gustose da volerne un altro pezzo: belle a vedersi certo, ma dentro non mi sono mai parse sta cosa gustosa, ecco perché quando ho scelto io torte per miei eventi, ho sempre optato per la crostata di frutta. Ma è una mia scelta. Non capisco perché debbe venire insultata, offesa, criticata una che invece vuole la torta scenografica. Boh.
inultre volrrei anche dire, che non è così facile fare le cose col cake design, forse prima di criticare tanto, bisognerebbe provare e con questo non intendo, fare la formina con un taglia pasta e attaccarla al dolce.
aggiungo che a me la pasta da zucchero non piace, ma mi consente di fare decorazioni che con la sac a poche sarebbero impossibili da fare. Una rosa fatta con la pasta da zucchero e una fatta con glassa reale, sono molto diverse sia come gusto che come estetica e personalmente le trovo entrambe belle, ma hanno un impatto diverso. C’è chi preferisce la decorazione a riccioli e chi a cose 3d. Chi preferisce un ottimo tiramisù e chi invece vuole la torta a piani.
questo tipo di discorso allora potreste farlo persono coi vestiti da matrimonio: perché spendere l’ira di Dio per un abito che verrà usato una volta sola e che spesso nemmeno stà bene sulla persona che lo indossA? quando potrebbe spendere molto meno con un vestito più elegante ma senza raso, tulle, fiocchi, lustrini ecc? in quanto alle mode:parliamo allora della nail art: perché mettersi ad attaccare brillantini, fare disegni assurdi, mini quadri su un unghia, che tra l’altro non noterà mai nessuno e che se fai sull’unghia vera e sbatti da qualche parte rischi pure di scheggiare un lavoro di ore? perché non mettere il classico smalto rosa? Ecco io francamente non capiscp. Sono discorsi che potrebbero collegarsi a questo, gli stessi che sento quando si offnde chi va a vedere le americanate o i cinepanettoni invece che i film impegnati…saranno scelte no? non mi pare sia da farci una marcia contro…nessuno obbliga le persone a comprare il vestito da sposa da diecimila euro invece che l’abito da duecento euro e così via. Vi assicuro che chi non ama il cake design non chiede una torta per se in pasta di zucchero, ma si fa fare magari una crstata di frutta; chi invece ama l’effetto scenico e gli va bene una torta con pan di spagna e creme o ganache, sceglierà il cake design.
Incredibile!!! tanti bla bla bla e a nessuno è venuto in mente di fare la cosa più ovvia che io sto facendo: coprire con il cake design, ma in modo staccato, qualsiasi tipo di torta tradizionale. Permettetemi di dirmi “SONO UN GENIO!!!!!!!!” . Ho girato parecchio sul web alla ricerca di qualcuno che usasse questo metodo ma niente da fare per cui memorizzate che io sono la prima.
non capisco cosa vuoi dire. mica che per forza uno deve usare il pan di spagna per coprire con la pasta da zucchero o ganasche o frosting o glassa ecc. si può coprire e decorare qualsiasi torta non mi sembra una cosa così fantascientifica.
magari se spiegassi di che stai parlando, perché “coprire in modo staccato” non so che significato abbia
intendevo dire che invece di coprire la torta con la pasta di zucchero e attaccarla alla stessa tramite la crema di burro o altro per cui una fetta diventa veramente una bomba calorica preparo la copertura con la gum paste (è la pasta di zucchero che si usa per fare fiori e che secca) modellandola su una dummy (polistirolo). Quando è diventata dura tolgo la dummy e al posto ci metto la torta vera. In questo modo posso preparare le decorazioni con la dovuta calma perchè essendo a base di zucchero durano tantissimo se uno le vuole mangiare e fare la torta all’ultimo momento e tenerla in frigo senza problemi. Utile anche per le torte a piani perchè in questo modo si inseriscono le varie torte nel frigo normale di casa e non il blocco unico.
ho capito il tuo procedimento ma non ho capito il perché: per avere una forma perfetta?Praticamente metti come un “cappello” sulla torta nuda, ma a parte un discorso estetico di perfezione,non riesco a capire la ragione. Se non rimane attaccata alla torta, quando la tagli è come tagliare prima il cappello e la torta dopo staccata se non sbaglio e l’effetto non so , non mi pare il massimo, forse perché io penso alla torta intera…a me fa senso quando per esempio vedi tagliare le torte con la glassa ormai così dura e staccata che a vederla bella,, la tagli e si spacca il disco sopra e si staccano i pezzi tipo vetro frantumato; preferisco la glassa bella attaccata all’impasto.
ma è un mio gusto personale.
sul discorso crema al burro, mah sai dipende, innanzitutto se ribalti la torta, la forma è già perfetta che ne basta un velo e non devi mettercene un quintale. Poi non è che per forza devi usare quella, c’è la ganache che trovo migliore, oppure se appunto non devi “stuccare” spigli o crepe, va benissimo la panna o la gelatina.
infine sui soggetti, a me quando chiedono una torta, le figure le preparo molto prima apposta, e uso un po’ di cm per farli seccare prima, appunto la gum paste.
io le torte le preparo sempre il giorno prima, sono più bune, più morbide e fresche. Per quanto riguarda quelle a piani le tengo separate in frigo e le assemblo all’ultimo quando servono, anche perché non ho un frigorifero da pasticceri a per poter tenere dentro cose a piani intere.
ma tu hai letto questo blog? E’ contro il cake design. Con il mio metodo cerco di conciliare la pasticceria classica con il cake design. Sotto le mie forme posso inserire qualsiasi tipo di torta anche quelle alla frutta e non aumento l’apporto calorico delle stesse; da non dimenticare che anche il gusto ci guadagna perchè con la copertura di pasta di zucchero a volte diventa veramente stucchevole. Le mie coperture non devono essere tagliate , puoi mangiare i fiori sopra di esse o le altre decorazioni, quindi nessun brutto effetto di quelli elencati da te. Con il mio metodo le preparo anche io le torte solo il giorno prima e non rischio di trovarmi per la fretta con le decorazioni non posizionate perfettamente oppure che si rompono. Morale della favola: la torta è bellissima e il gusto non ci perde. Anche io prediligo la ganache ma non dimenticare che la torta la devi tagliare in 2 o 3 dischi per farcirla e di “stucco” ne devi mettere tanto. Ciao e grazie per l’interessante conversazione.
ho letto solo questo post, basta e avanza francamente, sia il manifesto sia le risposte davvero irrispettose in alcuni casi.
francamente non è chiarissimo quello che scrivi, io o capito che fai un “cappello” in pdz e lo metti su qualsiasi torta. senza immagini è im possibile capire di cosa parli esattamente posso solo immaginare in base a quello che descrivi.
io trovo sia proprio sbagliato parlare di conciliare cake design e pasticceria classica.
per me la pasticceria è pasticceria e di essa fanno parte ogni genere, dalla classica, al cake design fatto con pdz, alle decorazioni di zucchero soffiato eccc. per me è proprio sbagliato fare ste distinzioni come se si volesse accumunare un pollo con una saint honorè.
per me possono coesistere senza problemi, quindi non esiste per me il termine far conciliare l’una con l’altra come se parlassimo di due cose distinte.
in quanto al gusto: esistono dolci cattivi e dolci buoni e questo vale sia per cake design che pasticceria “classica”. Sulla “stuccatura”: io non ho mai messo moltissima sticcatura di crema al burro né ganasche e esistono diversi tipi di paste da zucchero, basta trovare quella migliore sia come lavorazione che come gusto che sia meno stucchevole.
Che posso dirti? io francamente non mi ci ritrovo a fare cose che mi danno l’idea di mattone stile boss delle torte, basta trovare il giusto equilibrio, senza chili e chili di crema al burro, né pdz stomachevoli.
Non ho l’arroganza di dire che sono una pasticcera perché non lo sono, certo ne avessi la possibilità mi piacerebbe poter studiare, ma per ora posso solo sperimentare coi miei mezzi e far felici poche persone. Se i miei sforzi su gusto e presentazione, sortiscono effetti positivi sono contenta e questo mi basta.
le guerre tra pasticceri, e cake designer secondo me sono solo nelle teste di persone che vogliono per forza fare delle differenze e che non conoscono l’argomento: pensano che cake deisgner sia fare borsette con tonnellate di crema al burro e torta secca usando stampini e forse lo pensano perché hanno visto programmi dove in effetti vedere certe preparazioni ti passa la poesia…ma per fortuna si puù essere cake designer facendo ottimi dolci, se si ha anche una buona manualità.
felice che ti abbia divertito la conversazione.
Ho parlato di conversazione interessante non divertente. Penso che confrontarsi con gli altri sia sempre molto utile per migliorare. Buona giornata!
Ho letto percaso questo post e devo dire che condivido in pieno quello che sostiene il signor Andrea vigna. Io non sono del campo, ma da semplice consumatrice posso dire che ormai siamo circondati da casalinghe agguerrite che
Se la contendono per venderti una delle loro torte, bellissime secondo il loro parere da casalinga senza capire un tubo di pasticceria, ad ogni compleanno ci ritroviamo la torre eiffel effetto plastica, il mare con le conchiglie e chi piu’ ne ha più ne metta, strati enormi di pasta di zucchero che poi mettiamo da parte nel piatto inquanto a mio avviso disgustosa e pan di spagna stopposo farcito con chissa’ che tipo di crema…. ma che importa quello che conta al giorno d’oggi e’ l’apparire non l’essere come in tutti i campi. E non venite a dirmi che questa è evoluzione perché non lo e’, io la definirei soltanto moda. Per quanto mi riguarda la vera torta è quella farcita con la panna fatta manualmente quella si chiama arte, fare dei fiorellini e dei pupazzetti con semplici formine trovo sia un gioco per bambini chiunque ne sarebbe capace. Detto questo ognuno è libero di fare torte come piu’ gli piace ma non vendete professionalità e qualita’ dove non esiste.
Tutto questo parlare e parlare….. io per quanto mi riguarda faccio torte con pan di spagna, panna, crema chantilly, ganache o altro ancora con tecniche di pasticceria italiana (perché a me piace di più) ….e le ricopro ad arte col cake design. La gente le ammira, poi le mangia e poi chiede il bis…..meglio di così.
I pasticceri contrari al cake design imparassero a fare tutto come si deve (se ne sono capaci e se ne hanno voglia) e poi parlassero!
curioso come sia capitata su questo articolo cercando “piedini in fimo” una delle cose, a mio parere, più esteticamente brutte che si possano trovare sulle bomboniere, ma che a quanto pare vanno molto di moda, l’apice del brutto nonché del trash per me è il piedino decorato con uno strass…brrr
quanto rimpiango i tempi in cui le bomboniere erano semplici sacchettini di organza con un bigliettino bianco e piccolo con una scritta semplicissima
per dire che il cattivo gusto impera dappertutto, non solo per quanto riguarda le torte
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