Io corro.
Un paio di volte alla settimana corro, mi rilassa, mi rigenera, mi piace.
Corro e penso.
Penso a ciò che devo fare, chi devo chiamare, le mail a cui rispondere insomma è come se prendessi un appuntamento con me stesso senza che il telefono possa squillare, ci sia un computer, un libro o un film a insinuarsi tra me e me.
Quando corro la mia mente viaggia trastullata dalla musica, quest’ultima è la padrona della mia mente e del mio inconscio. Ascolto e la mia mente torna indietro, rivive momenti che probabilmente in altri momenti faticherei a visualizzare, sensazioni, profumi, colori.
Quando questo avviene, la mia mente esce dal mio corpo, lo guarda muoversi, lo tiene d’occhio che non si faccia male, ma lei si assenta e va.
Purtroppo questa bellissima sensazione incomincia a svanire con l’aumentare della fatica e del battito cardiaco, il timore di qualche improvvisa cazzata del corpo spaventa la mente che è obbligata a tornare nella sua sede naturale.
Correre aiuta la mia mente, per questo non voglio smettere.
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