Ci sono librerie in cui entro e mi perdo; passeggio, sfoglio, consulto altre in cui vado a colpo sicuro al massimo mi trattengo alcuni minuti e poi esco con il mio acquisto. Infine ci sono librerie in cui entro e mi faccio condurre, chiedo al libraio consiglio su romanzi, saggi e lui come se fosse una guida turistica passeggiando tra le pareti scaffalate estrae e mi sottopone le sue proposte.
“Odore di chiuso” è una proposta del libraio, estratto da una sezione di libri che con mondo gastronomico solitamente ha poco a che fare eppure……
La storia è molto divertente anche se ha a che fare con omicidi e misteri più o meno irrisolti ma quello che rende davvero speciale questo libro, almeno per quanto mi riguarda, è il protagonista.
Personaggio tanto importante quanto inaspettato.
Volete sapere chi è?
Il protagonista è Pellegrino Artusi, autore de “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene” che viene invitato a trascorrere un week end nella residenza di un nobile ottocentesco.
Qui tra cene mirabolanti preparate dalla cuoca di corte, costantemente “interrogata” dal protagonista buongustaio su ricette procedimenti, avvengono liti, intrighi amorosi, suicidi e tentati omicidi.
Piacevole e divertente soprattutto per la contestualizzazione e la personificazione di Pellegrino Artusi che viene raccontato e descritto a tuttotondo senza tralasciare debolezze e vizi.
Se vuoi acquistarlo puoi farlo qui.
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