Uno spiraglio di sole dopo giornate uggiose e fresche, provoca ricordi e scatena desideri di cibi estivi. Il tempo era poco oggi o probabilmete ero in ritardo, avrei rischiato di saltare il pasto ma tra una pedalata e l’altra mi son ricordato di aver già tutti gli ingredienti per prepararmi lo tzatziki.
E’ vero che dopo aver grattuggiato il cetriolo bisognerebbe lasciarlo in un colino a perder la sua acqua in eccesso, ma si può velocizzare questo passaggio strizzandolo ben bene e poi pressarlo con il dorso di un cucchiaio. In Grecia tra le mezes (stuzichini da aperitivo) che vi posso proporre non mancherà mai questa salsa fresca e deliziosa. Le mie estati spesso e volentieri le ho passate tra un’ isola e l’altra del fatastico mondo ellenico, ricco di storia e di tradizioni, in cui tutto è li per ricordare ciò che c’è stato, per riportare alla memoria letture di eroi e divinità sempre in competizione tra loro. Uomini di ingegno e cultura, inventori ed esportatori della democrazia in tutto il mondo. Tanto siano conosciute le loro opere letterarie e artistiche, quanto la loro cucina è sempre rimasta confinata nella loro incredibile terra. Come in ogni cultura sarebbe meglio entrarci in punta di piedi, rispettosi. Spesso con due settimane a disposizione ed un pò di arroganza che ci contraddistigue, ci si catapulta in realtà piccole, intime, dove al primo sapore strano alla prima parola difficile ci si spaventa e ci si rifugia nei “Maccaroni alla Bolognaise”.
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