L’ispirazione arriva sempre in momenti particolari, quelli meno adatti forse. Io le ispirazioni culinarie le elaboro e le partorisco prima di addormentarmi. Non ci posso fare niente, son fatto così. Un pò come diceva una pubblicità di alcuni anni fa, in cui un insolito Pozzetto prestato allo spot diceva: “Il natale quando arriva, arriva.”
Queste che ho appena trascorso ma soprattutto quelle che stanno per arrivare sono giornate particolari, sono pregne, movimentate, intense ed imprevedibili. Tante tante cose, forse troppe. Sarà giusto che mi focalizzi e decida cosa si e cosa no. Fin da piccolo, quando dovevo fare i compiti, in casa mi sentivo dire, meglio non tutti ma fatti bene, piuttosto che finire tutto e fatto alla “carlona”.
Anche perchè ho scoperto che è facile dire sempre si, cacciandosi poi in situazioni che, valutate, non ci piacciono ne ci appartengono, mentre è molto più difficile e presuppone maturità saper dir di no. Valutare, vagliare… non menarsela, ma scegliere.
8 commenti
Cosa aggiungi al cous cous nella foto con il colino?
Verso il liquido che rilasciano le cozze in cottura a cui ho aggiunto lo zafferano.
Splendore!! L’aguglia l’hai saltata in padella prima di unirla al cous o solo bollita?
che fame !
Ciao, Andrea! Un piatto molto pittoresco, un trionfo di colori e sapori! Da provare al più presto: mai rimandare a domani ciò di cui puoi godere oggi 🙂
Assolutamente da provare. Te lo consiglio. @Rosalba : l’aguglia è sfilettata, spinata e saltata.
Ciao Andrea! Ma che meraviglia il tuo blog! E le tue foto… spettacolo!!! uhmuhmuhm buono anche questo cous cous, tipo paella… mi segno la ricetta! Buon lunedì! ;-D
@Troppo gentile Chiara….. a Lunedi.