Le crespelle le ho sempre trovate uno tra i piatti più succulenti della cucina del nord, un piatto che in casa si mangiava saltuariamente, ma quando lo sentivo nominare tra i piatti del giorno al ristorante lo sceglievo senza dubbio alcuno.
Un classico da gastronomia, ed è stato proprio durante un esperienza lavorativa in una gastronomia che ho imparato e perfezionato la tecnica per realizzarle.
Nulla di complicato, come in ogni preparazione, cimentarsi e riprovare consolida la tecnica; ma li ho avuto accesso ad un ricetta antica, ricca e libidinosa. Infatti son composte da latte, panna, uova intere, tuorli, olio sale pepe e farina che dopo esser state emulsionate assieme e assunto la forma di pastella devono riposare e solo dopo, esser cotte. Più son sottili e più il palato ne sarà felice, un leggero velo che racchiude il ripieno morbido.
Questa perparazione l’ho sperimentata per la prima volta un paio di settimane fa, dopo aver trovato al mercato degli asparagi freschi, croccati (proprio dalla loro croccantezza possiamo stabilirne la freschezza) e del formaggio Silano di prima qualità, da Luca il mio rivenditore di fiducia. E’ bastato poco altro, un po’ di besciamella e il gioco era fatto.
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