Stasera sushi, basta con sti piatti italiani ripetitivi, sempre la solita pasta, il solito riso, andiamo a rifocillarci gustando la cucina che da anni spadroneggia nelle grandi città e si sa che noi cittadini metropolitani siamo avanti, non come quei bifolchi che vivono nelle campagne e son rimasti lì a mangiare gli stessi piatti che preparava la loro nonna. Antichi.
Non c’è cosa più attuale che rivisitare il passato, questo è il vero futuro per chi cucina veramente. Un coro unanime si è alzato nell’ultimo periodo da tutti coloro che dell’arte culinaria hanno fatto una professione, e questo concetto non può che vedermi concorde. Siamo padroni di un patrimonio gastronomico di cui non abbiamo nemmeno idea e proprio a quello bisogna attingere e con le tecniche moderne cercare di rivedere e rivisitare piatti che han fatto la storia del nostro paese.
Questa pseudo diatriba ricorda la storiella del topolino di campagna e il topolino di città, dove quello cittadino un pò snob , nei confronti di suo cugino, pensa che la novià sia nell’allontanarsi dalla sua storia e dalla sua cultura.
Questa non vuol essere una crociata contro le cucine straniere, anzi, ma penso che molti di noi dovrebbero capire cosa il nostro patrimonio offre prima di pensare che l’unica novità arrivi da chissà dove.
2 commenti
Cercavo proprio la ricetta di questi ben di dio e tu hai reso possibile la mia sperimentazione.. dei pisare e fasoo… a presto
Ne sono molto felice…. sentirai che roba…