Non si puo viver di solo pane, diceva qualcuno in tempi passati, ecco penso che la stessa frase si possa ben adattare in “Non si puo vivere di solo pesce”.
Eccomi tornato da un vero e proprio tour mangereccio in giro per Lisbona cercando di carpire idee, suggerimenti e tecniche culinarie, perchè a parer mio non c’è modo migliore per entrare in contatto con una mentalità o cultura, che osservare e assaporare i piatti della tradizione della stessa.
“Non c’è amore più sincero di quello per il cibo” diceva George Bernard Shaw e proprio dove l’amore è cosi libero e incondizionato che la natura e la fantasia dell’uomo ha modo di scatenarsi. Quindi poeticamente roux di esperienze che annusate, osservate una volta a casa si condensano in idee esperimenti e infine piatti.
Ecco perchè allora dare un titolo come questo al post, partendo dal presupposto che la roux è un termine francese che indica un addensate per le salse, una tra tutte o forse su tutte la besciamella.
La roux che si ottiene unendo, in modo abbastanza arbitrario in base al risultato che si vuole ottenere, burro e farina, è a parer mio la base della cucina francese e per certi versi di quella moderna; insomma è stato il passaggio da cuocere ad arte culinaria.
Per un litro di ottima besciamella vi consiglio di mettere su un fuoco moderato un litro di latte salato, leggermente pepato e con noce moscata rigorosamente grattuggiata al momento.
In un altro pentolino far fondere 80 grammi di burro a cui unirete una volta sciolto 70/80 gr di farina lavorando il composto con una frusta per pochi minuti(roux). Una volta raggiunto il bollore, unire al latte la roux e mescolado sempre con la frusta nel giro di un minuto si addenserà dando corpo ad una salsa buonissima.
Quanto è bello partire,tanto bello è tornare e spesso tornare da modo di trovare cose inaspettate, come una bellissima mail che ho mi è stata inviata nella quale oltre a ricevere complimenti per il blog ed esortazioni a proseguire nel mio progetto sopratutto riportava un capoverso di un libro che voglio condividere con tutti.
…….“Cucinare è alchimia e alchimia è cucinare” sentenziò Malfrosto nell’accingersi a preparare da mangiare per Eco. “Mescolare ingredienti noti ricavandone qualcosa di assolutamente nuovo è l’essenza dell’arte culinaria esattamente come dell’alchimia. In entrambe le discipline il recipiente e la fiamma hanno un ruolo eminente, per il resto tutto sta nell’esatto equilibrio degli ingredienti, nella sintesi delle sostanze e nella combinazione dell’abitudine e dell’invenzione. Minime quantità e secondi di fermentazione possono decidere del successo o del fiasco. Secondo me preparare un buon piatto è importante quanto inventare una medicina. Ogni pasto è un argine per contrastare la morte, dico bene? E un buon brodino di pollo non è forse il miglior rimedio contro certe malattie?………..
nessun commento