Baccalà delle mie brame, uno dei pesci più buoni del reame. Eh già proprio cosi, un pesce del nord che si pesca in un periodo limitato dell’anno e i branchi di merluzzo sono numerosissimi e quindi per consumarlo tutto l’anno viene sfilettato e conservato sotto sale. Pare che questa tecnica di conservazione sia stata introdotta dai pescatori baschi che vicino all’isola di Terranova, cacciando le balene , si imbatterono in branchi di merluzzi e una volta catturati e sfilettati decisero di conservarli attraverso la salagione, stesso metodo utilizzato per la carne di balena.
Il baccalà una volta ammolato per almeno 3 giorni in acqua fredda, si può consumare in mille modi, in insalata, fritto, in saor, con le cipolle, col pomodoro e tanti tanti altri metodi.
Questo metodo probabilemte già in uso, mi è venuto in mente un mesetto fa e dopo alcune prove questo è il risultato.
Le cipolle vanno tagliate e fatte sudare in pentola con un pò d’olio, una volta appassite si aggiungono i pezzi di baccalà possibilmente spinato e sopra vanno poste fette di patate possibilmente tutte dello stesso spessore.
A questo punto infornare la pentola in forno irrorata con olio extravergine e sale grosso per 45/50 minutoi a 180°. Fate iniepidire e……..
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