Dove eravamo rimasti? L’ultima volta che scrivevo c’erano almeno 38°, facevo fatica a tenere il computer sulle ginocchia. Eh si il computer, il mio vecchio caro computer, che purtoppo non c’è più, non per volonta mia, ma per qualche farabutto che ha deciso di appropriarsene. Ma andiamo con calma, stavo per partire, stavo andando in Sardegna, per un mese di lavoro, una nuova avventura e a dir la verità lo è stato.
Arrivo a Cagliari il 30 Luglio il clima è mite, c’è vento, soffia un maestrale. Dopo un’ora di transfert arrivo, e speranzoso mi avvio verso la mia camera sognando un bel letto un bagno tutto mio, giusto per staccare ed avere la mia privacy dopo aver faticato tutto il giorno. Ma la mia speranza si infrage nel momento esatto in cui varco la porta della stanza, che è piccola, una ventola cerca di muovere aria che sembra mancare, pur essendoci maestrale. Non sono l’ultimo ma in stanza ci sono già tre persone, posso decidere se sistemarmi in una tripla con tv,frigo,terrazzino oppure una stanza con un letto a castello e la ventola sopracitata. Non so perchè ma un sesto senso mi spinge verso il letto a castello(scelta che si è rivelata fondamentale per la riuscita della mia impresa). I giorni inizialmente sembravan non passare mai tranne quando ero in cucina,un paio di giorni mi son bastati per ambientarmi capire come muovermi, dove trovare questo e dove quello, in stanza invece la situazione peggiorava di giorno in giorno, disordine, puzza, sporcizia porte che sbattono di notte ……
Uno dei “coinquilini” viene allontanato, nei giorni seguenti ad un altro viene ridotto il tempo lavorativo (riduzione drastica dello stipendio).
Dopo Ferragosto i giorni passano più veloci la meta sembra più vicino, ciò che rende le cose un pò difficili oltre alla CONVIVENZA è la ripetitività delle giornate, una sempre più uguale a quella precedente e a quella successiva. Non ci sono pause un giorno in fila all’altro. Una mattina mi sveglio, un sorriso mi si stampa sulla faccia, è l’ultimo giorno, parto. Milan l’è un gran Milan la guardo la scruto incomincio ad ambientarmi e …. zacc. Torno una sera e scopro del furto. Sono entrati dalla finestra mi han rubato il computer che ormai aveva 5 anni, forse da cambiare, ma che cazzo…… Vabbè l’importante è che io sia qui più ricco e più forte, e ancor più determinato.
5 commenti
Voglio una di quelle bottiglie!!! Dimmi che ce l’haiiii!
Certo che ce l’ho. Ma soprattutto sabato torno all’orto mercato e ne rifaccio.
se hai o clock si vede!…sopratutto se e’ in tinta con la salsa
andrea sei bravissimo!
adoro il tuo blog
qui alla Verger sei famoso….
bravo!
Carolina Mazzolari
ci vedevamo al tasca…
bacio!
Grazie mille per queste parole. Non conoscevo la verger ma ho visto il sito complimenti a voi